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Primordial + Cadaveria + Lunarsea + Shores of Null - 2/21/2014 - Rock n Roll Arena - Romagnano Sesia (No)

Dopo “secoli” finalmente i Primordial tengono alcuni concerti da headliner anche nel nostro paese! Di questo dobbiamo ringraziare la House of Ashes Prod. , che ha organizzato questa data del 21 a Romagnano Sesia nell’ottimo Rock’n Roll Arena. Come dicevo le presenze della grandiosa band irlandese su suolo italico sono veramente risicate, che ricordo dall’inizio del nuovo secolo solo una data di spalla agli Immortal più di una decina d’anni fa e una presenza ad un Heidenfest e stop. Quindi grande attesa, giustamente! Comunque non solo i Primordial sono stati protagonisti, ma anche alcune nostre band, ovvero Cadaveria, Lunarsea e Shores of Null che hanno reso la serata ancora migliore. Unico appunto un pochino negativo la non troppa presenza di pubblico, che fortunatamente con l’incedere della serata è leggermente aumentato, però mi attendevo qualcosa in più, azzo, i Primordial come ripetuto più volte da noi sono merce rarissima! Ma passiamo alla serata…

Shores of Null: Ad aprire tocca a questa interessante band, che a breve debutterà su Candlelight Records e che vede coinvolti diversi musicisti già attivi nella scena. Il sound proposto dai nostri è un bel mix di doom, black e un pochino di death dalle atmosfere cupe e malinconiche. Devo dire che ero curioso di ascoltare i Shores of Null e come primo ascolto, per di più dal vivo, non mi hanno affatto deluso, anzi, il loro concerto è stato bello e anche coinvolegente, adesso non ci resta che aspettare l’uscita del debut, dove sicuramente troveremo della buona musica.

Lunarsea: Breve cambio di palco ed è il turno dei Lunarsea, band oramai attiva da un decennio e con all’attivo tre album tutti positivamente recensiti dalla critica. I Nostri sono autori di un death melodico di chiara matrice svedese, come ci sono altre mille band qualcuno potrà pensare, vero, però i Lunarsea dimostrano di avere quel qualcosa in più rispetto a molti loro colleghi ben più blasonati, il concerto di questa sera ne è la prova lampante. I nostri si dimostrano bravi e coinvolgenti, la scaletta ha pescato maggiormente dall’ultima fatica in studio “Hundred light years”, con in risultato di guadagnarsi giustamente l’approvazione e l’applauso dei presenti. In definitiva davvero una buona prova!


Cadaveria: Altro cambio di palco e a salire sul palco sono i Cadaveria, band che oramai ha bisogno di poche presentazioni visto che ha raccolto un buon successo anche fuori dai confini nazionali. A guidarli è colei che da il nome a questo progetto, quella Cadaveria (io la ricordo sempre anche per le sue “urla” sui primi dischi degli Opera IX) che si dimostra una presenza carismatica sul palco, e fatemi dire che si mangia a colazione tante sue colleghe!
Il genere dei nostri è un mix di gothic e dark con qualche influenza estrema, il tutto suonato molto bene e con un’ottima resa grazie anche alle tante date che i nostri oramai portano sulle spalle. Poi c’è Cadaveria, che si dimostra una brava cantante sia nel pulito che nello screaming, ed anche un’ottima “frontgirl” capace di coinvolgere il pubblico.
La scaletta ha pescato un pochino da tutti gli album, ma soprattutto dall’ultimo “Horror metal”, come detto tutte le canzoni hanno goduto di un’ottima resa e i nostri lasciano il palco tra gli applausi dei presenti.

Primordial: Come detto nell’introduzione: Finalmente!!! Era ora di vedere la grandiosa band irlandese calcare un nostro palco senza sempre dover andare all’estero per vederli in azione, quindi ancora bravi i ragazzi di House of Ashes Prod. Che hanno reso possibile questo!
Parto subito in quinta e dico che i presenti questo concerto lo ricorderanno per molto tempo, quasi due ore di musica con la M maiuscola, non so come definire il altro modo la proposta dei Primordial, con quel loro stile unico e inconfondibile, epico e drammatico con un pathos da cardiopalma! Per quel che mi riguarda sono una delle migliori band in circolazione a livello globale già da anni, ma è quando vedi concerti di questo livello che l’amore verso questa musica aumenta ulteriormente! Poi c’è lui, Nemtheanga, frontman che sembra indemoniato dal tanto che è coinvolto in quello che sta facendo e che esalta come pochi i presenti, un vero animale da palco, per non parlare della sua prova vocale, da brividi, anche in questo caso mi sbilancio nel dire che pochi sui colleghi escono con le ossa non rotta nel confronto con l’irlandese in questione.
Tra le canzoni eseguite mi sento di citare “No Grave Deep Enough”, “Lain With the Wolf”, “Bloodied Yet Unbowed”, “As Rome Burns”, “Gods to the Godless”, “The Coffin Ships”, “Heathen Tribes” e in chiusura la fantastica “Empire falls”, tutte rese alla grandissima, da una band che fa la differenza sia in studio con album grandiosi e che poi riesce puntualmente a ripetersi anche dal vivo, cosa che non è da tutti!
Per chiudere quindi: quasi due ore intensissime di concerto, band in forma smagliante e suoni veramente ottimi, cosa pretendere di più? A voi l’ardua sentenza…

Report a cura di Max Garlaschelli

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