Piccola premessa/sfogo non riferita solo a questa serata ma in generale, chi come me (ma a tanti altri sicuramente va anche peggio…) nel 99% dei casi deve farsi per un concerto minimo minimo dai 100 – 120 km per andare, più quelli per tornare, è pesante il dover arrivare spesso a casa alle 3 di notte, quando l’inesorabile sveglia suona alle 7:00 – 7:30 (magari a qualcuno anche prima), quindi non si riesce a fare finire un po’ prima questi benedetti concerti??? Mi sono sentito più volte dire che un sacrificio si può fare ogni tanto, vero, ma è anche vero che rispondo così da quasi 20 anni… Fine piccolo sfogo!
Passiamo alla serata, che si svolge in quel del Rock n Roll Arena di Romagnano Sesia e che vede protagonisti nella loro unica data italiana i norvegesi Dodheimsgard e Troll, ad aprire invece gli Hetroertzen, band per metà cilena e per metà svedese. Avrebbero dovuto aprire anche i nostrani Stigmhate ma purtroppo a causa di un problema hanno dovuto cancellare la loro esibizione. Per il resto bella serata con affluenza non troppo numerosa, ma questo era anche prevedibile purtroppo! Spazio alla musica…
Hetroertzen: Di questa band nata in Cile e poi trasferitasi in Svezia (con i 2 membri storici) se ne parla un gran bene in giro sul web, io personalmente ho avuto modo di ascoltare solo qualcosa e per pigrizia non ho mai approfondito, quindi ero abbastanza curioso di vederli in azione.
I nostri si presentano sul palco con la luce di candele, un telo grande alle spalle e odore di incenso (o cose simili). Diciamo che sono abbastanza scenografici a partire dal cantante che indossa una specie di tunica con relativa maschera, senza tralasciare lo “pseudo altarino occulto” e certe gestualità da bravi satanacchi, cose che personalmente mi lasciano totalmente indifferente, anzi, mi strappano un sorriso. Musicalmente i nostri suonano un buon black metal vecchio stampo di chiara matrice norvegese, dove ogni tanto viene lasciato spazio a parti più evocative, anche il cantato in parte si rifà molto a quello di Attila. Nel complesso quindi un concerto carino e loro abbastanza bravi, niente però di fuori dal normale, almeno per quel che mi riguarda.
Troll: Primo tour europeo dopo un ventennio per i norvegesi Troll, cavolo, mi ricordo ancora quando ai tempi comprai il loro debut “Drep de kristne”, disco veramente valido per quel che riguarda il black sinfonico, dopo però ho perso di vista la band, anche perché i lavori seguenti non mi hanno esaltato troppo! Ero quindi molto curioso di vedere in azione Sciur Nagash con questa sua creatura e di rivedere pure lui dopo anni dalla sua ultima apparizione su suolo italico con i The Kovenant, senza dimenticare anche la sua presenza nei Dimmu Borgir .
Appena saliti sul palco devo dire che ho trovato la band un po’ confusionaria, colpa anche di suoni un po’ troppo impastati, per fortuna con il proseguire del concerto la situazione è migliorata. La scaletta è stata suddivisa equamente tra materiale vecchio e quello più recente, non me ne voglia il buon Nagash, ma quello vecchio vince nettamente, così come si intuisce anche dalla reazione dei presenti, il top quindi sono stati gli estratti da “Drep de kristne” o la bellissima “Naar natten endelig er her” dal demo/ep “Trollstorm over Nidingjuv”. Il nuovo materiale è sempre black sinfonico, ma l’ispirazione passata era ben altra, quindi diciamo mi lascia più freddino. Da aggiungere che i nostri hanno suonato anche un pezzo che sarà presente nel prossimo disco, che stilisticamente mi sembra molto vicino all’ultimo “Neo-Satanic Supremacy”, discreto e gradevole, ma niente di più.
Per chiudere un buon concerto, che forse poteva ancora esser meglio con dei suoni migliori e qualche estratto vecchio in più, ma su quest’ultima cosa sono di parte.
Dodheimsgard: Dopo 15 anni di assenza da suolo Nazionale (la loro ultima apparizione era stata di spalla ai Dimmu Borgir nel tour di “Spiritual black dimension”) si rivedono finalmente dalle nostre parti i norvegesi Dodheimsgard, uno dei punti cardine di quello che viene definito “avantgarde black metal”. Senza dimenticare però che i nostri hanno alle spalle i primi due album dove invece suonavano del buon vecchio classico black metal norvegese, che sono tuttora considerati piccoli classici nel settore. Proprio su quest’ultimi doveva essere incentrato lo show come annunciato in sede di presentazione della data.
La band di Vicotnik è subito sembrata in palla, logicamente la maggiore attenzione dei presenti è stata rivolta agli estratti dal debut “Kronet til konge” e da “Monumental possession”, ma anche le canzoni del periodo “innovazione” non sono mancate e sono state accolte alla grande, è stato presentato anche un pezzo nuovo che andrà a comparire nell’attesissimo ritorno discografico, che dovrebbe avvenire ad inizio 2014, la canzone in questione segue le coordinate stilate con “666 international” e “Supervillain outcast”, quindi fa ben sperare per chi apprezza gli album più innovativi e stravaganti della discografia dei norvegesi, io non nascondo però che personalmente preferisco di gran lunga il periodo “classico” iniziale. Anche durante la serata a colpirmi maggiormente sono state le varie “En krig å seire”, “Kronet til konge”, “Midnattskogens sorte kjerne”, “Utopia Running Scarlet”, “The Crystal Specter” e “Monumental Possession” rispetto ad una “Shiva-Interfere”, de gustibus! Il concerto nel suo complesso è stato molto buono con una band in ottima forma e dei suoni più che discreti, quindi un bel “bentornati” in Italia ai Dodheimsgard, adesso speriamo di non dover aspettare ancora tutti questi anni per vederli ancora dalle nostre parti.
Stanco ma soddisfatto me ne torno a casa, non pensando “all’inesorabile sveglia” citata in apertura a questo report!
Report a cura di Max Garlaschelli
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