Questa sera giungiamo al Transilvania Live di Milano per un evento speciale, non capita infatti tutti i giorni che una band italiana arrivi a spegnere le 10 candeline. I milanesi Node, invece raggiungono questo importante traguardo e decidono di condividere questo momento di gloria con i proprio fans.
Qui scatta la nota dolente, siamo a marzo, non è più freddo e per di più è un sabato sera, allora mi domando dove siano finiti tutti i metallari delle grandi occasioni, perché se non è questa una grande occasione allora proprio non so...Senza contare che l'evento era stato largamente pubblicizzato nel corso delle precendenti due sttimane
Siamo alle solite ci si lamenta che non si da abbastanza spazio all'heavy metal poi se non suonano gli Iron Maiden non si muove nessuno.
La scarsa affluenza si riperquote sull'orario di inizio del concerto la serata su anima con quasi un'ora di ritardo rispetto a quello previsto inizialmente, anche questo inciderà in modo negativo sulla serata dato che verranno depennati 6 pezzi dalla scaletta peer lasciare spazio alla serata del Transilvania.
E così si da il via alle danze, i nostri sono carichissimi e, anche se purtroppo non possono vantare dei suoni perfetti, cercano da subito di scaldare il pubblico partendo decisi con "Children" ed "Introspection" seguiti a ruota da "Thanathophobia" ed "Outpost". Sulle note di "WeakneSSphere” interviene il primo ospite della serata, il singer/chitarrista degli Irreverence Riccardo Paioro che si scambia screaming con il buon Daniel. Seguono come annunciato lanci di magliette, cd ed altri gadgets dal palco, mentre Gary distribuisce vodka tra i ragazzi delle prime file.
Passata "Beautiful Crime" e fa la sua comparsa un'altro guest: l'ex batterista Giannini sostituisce Marco dietro le pelli. Ottima la sua prova.
Si susseguono poi ancora lanci di maglie e cd che ovviamente i presenti apprezzano anche se qualcuno dal pubblico fa notare di possedere già l'intera discografia della band. Dopo un'ottima "Jerry Mander" compare l'ultimo ospite della serata, in realtà ne erano stati annunciati altri ma questi, senz afare nomi, hanno dato forfait senza preavviso all'ultimo momento. Ecco dunque arrivato il momento di "As God Wills" eseguita in modo impeccabile dal vecchio batterista Oinos.
C'è ancora il tempo per una immancabile "Das Kapital" di cui il presente perde l'inizio per motivi tecnici....stavo alla Toilette. Chiude la serata "As God Wills".
Il bilancio finale sebbene positivo non è sicuramente dei migliori, il concerto viene salvato in extremis dalla bravura e professionalità della band sebbene, come comprensibile i quattro lasciano trasparire un pò di amarezza, per la scarsa affluenza da parte del pubblico.
Non ci resta che sperare che i fans del combo siano più partecipi per quando ci saranno i festeggiamenti per il ventennale dei Node.
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Report a cura di Paolo Manzi
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