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W.A.S.P. - 24/11/2004 - Rainbow - Milano

Sono le 20:30 quando le porte dei Rainbow vengono aperte alla massa di capelloni. Non essendo mai stato in quel locale, appena entrato rimango un po’ deluso a causa dell’ interno con una struttura più da “pub ingrandito” che da luogo adibito a concerti ed inoltre mi aspettavo un palco abbastanza grande in grado di ospitare uno spettacolo con vari effetti scenografici mentre invece lo stage fa molto concerto di gruppo locale. Comunque visto che la musica fa da padrona dimentico le mie aspettative per quanto riguarda l’aspetto del posto e attendo con fervore l’arrivo degli storici W.A.S.P. E così alle 21:45 le luci si abbassano e le note di The End dei Doors s’intromettono tra il vociferare dei presenti catturando la loro attenzione; appena concluso l’intro i quattro americani si precipitano sul palco sfornando subito un medley di 3 pezzi, mossa azzeccata vista la risposta del pubblico. Il suono é chiaro e il volume a buoni livelli, mister Lawless e compagni proseguono cercando di domare gli strumenti che sputano note su note: cavalli di battaglia si susseguono alternati a qualche canzone più recente. Già al secondo posto troviamo la storica L.O.V.E Machine che viene apprezzata e cantata dai numerosi fan. Si procede fino quando il nostro buon Blackie incita il pubblico dando vita a un coro che si sgola per ripetere un maestoso “Fuck like a beast” ed ecco quindi che un altro pezzo leggendario viene suonato in questa serata di novembre, per l’appunto Animal (I fuck like a beast). Segue Come Back To Black tratta dall’ultimo concept album The Neon God (pt.2 - The demise) e parlando di concept ci viene anche proposta The Idol, estratta dal fantastico The Crimson Idol. Un lungo assolo di chitarra porta avanti il motivo sopra citato, non male quello che Darrel Roberts fa nascere dalle 6 corde anche se il suo stile non mi ha colpito particolarmente. I Wanna Be Somebody, é questa la hit che conclude la prima dose di W.A.S.P., infatti i quattro musicisti scendono dal palco per una breve pausa. Rientra il mainman che, con chitarra acustica imbracciata, si diletta in un duetto voce/chitarra che regala a tutti i presenti forti emozioni, sicuramente uno dei momenti più belli di questo concerto; se non sbaglio il motivo era costituito da vari pezzi acustici tratti da The Crimson Idol. Segue The Racing Storm e poi un’ altra uscita di scena. Qualcuno é merivigliato per non aver sentito Blind In Texas ma dopo pochi minuti ecco che i sex perverted rientrano suonando appunto il pezzo mancante per completare alle 23:15 questo concerto dei W.A.S.P.

Report a cura di Mattia Berera

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