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Moonsorrow + Depressed Mode - 4/18/2009 - Dante's Highlight - Helsinki

Sono quasi le nove quando entro al Dante's Highlight in attesa di quella che per i Moonsorrow è decisamente una data di riscaldamento in vista del Paganfest II – USA, visto che tra pochi giorni la band si imbarcherà per conquistare i territori d'oltreoceano. Purtroppo gli orari del locale non sono mai proprio così precisi, e infatti mi tocca aspettare quasi 2 ore (invece dei previsti 20 minuti) per vedere in azione gli opener, i semi-sconosciuti Depressed Mode.
Il locale è già abbastanza pieno, come non l'ho mai visto fin'ora, e in effetti la popolarità dei Moonsorrow nella loro città natale va al di là dei soli metallari, andando a toccare una parte di pubblico che non è decisamente la figura del classico pagan/folk metaller di oggigiorno (senza contare che comunque i finlandesi sono particolarmente attaccati alle band che cantano unicamente nella loro lingua). Ma torniamo agli opener, che si presentano nei quaranta minuti circa a disposizione con un sound misto tra Death e Doom, e due album alle spalle, di cui l'ultimo, “...For Death”, uscito appena a febbraio. La band di Pori, località poco ad est della capitale, pur senza offrire uno spettacolo particolarmente esaltante, dimostra in ogni caso una certa originalità nelle composizioni, e incuriosisce buona parte dei presenti che seguono con interesse la loro prestazione.
Ovviamente tutti gli occhi sono puntati però sulla band guidata da Ville Sorvali. Dopo essersi fatti attendere qualche minuto, i Moonsorrow fanno così il loro ingresso sul palco tra gli incitamenti del (più o meno ubriaco) pubblico del Dante's. Buona la prova in generale fin dalle prime battute, anche se con qualche piccola imperfezione tecnica qua e là che non disturba di molto la riuscita dello show. Tra i (lunghi) brani proposti, non mancano “Raunioilla”, “Pimeä”, ed ovviamente “Jotunheim”, cantati a tratti dagli spettatori che seguono con attenzione, e una certa compostezza (tra una birra e l'altra), l'esibizione dei cinque musicisti. Ovviamente come si sa la scaletta dei Moonsorrow è sempre abbastanza ridotta data la lunghezza delle canzoni che raramente scendono sotto i 7-8 minuti, e larga parte del concerto è presa dall'ultimo EP “Tulimyrsky”.
La band ha sempre un certo fascino dal vivo, e la scura atmosfera del locale di Helsinki, assieme al fumo artificiale che avvolge gli artisti, gioca a favore del gruppo, mentre tra i fans va notato che rispetto a quanto visto ad esempio in Italia, la presenza femminile è decisamente più sentita. Così in questo scenario si vede il successo che ha ancora l'ottima “Kivenkantaja”, mentre per chiudere, dopo circa un'ora e mezza, arriva “Jumalten Kaupunki”. Termina tra gli applausi questa “serata di riscaldamento” per i Moonsorrow, dopo un convincente concerto che ha senz'altro reso più interessante il weekend. La formazione va così alla conquista del nuovo mondo in compagnia dei compatrioti Korpiklaani e di un'altra ottima band come gli irlandesi Primordial. Per il soddisfatto pubblico finlandese la serata prosegue invece indisturbata tra una birra e l'altra, dopotutto è sabato, ed è (quasi) primavera.


Foto:

Moonsorrow


Depressed Mode


Report a cura di Marco Manzi

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