Grande spettacolo all’Ossario di Martinengo, l’autunno di concerti in questo locale si apre con la band power i Los Pirates. Potendo fare forza sulla loro buona affermazione nel bacino bergamasco i Los Pirates riescono a proporre una scaletta quasi priva di cover e piena di loro canzoni, alle quali il pubblico risponde in maniera più che positiva. Loshow si apre con la title track del loro demo “Los Pirates”. Purtroppo si capisce subito che la pessima acustica del locale (l’ossario non è altro alla fine che un capannone adattato a pub, e non credo che sia neanche possibile fare molto per migliorane l’acustica) andrà a rovinare soprattutto la prestazione del cantante. La sua voce potente ma bassa di tono viene infatti quasi annullata, ci pensa però il pubblico, almeno nei ritornelli, a dare una mano al frontman cantando insieme a lui. La scaletta propone adesso la nuova “Pirate Island” e la potente “Shanna”. Subito dopo i pirati suonano “Rebellion” dei Grave Digger, (e questo causerà come al solito un violento acquazzone, ma questa è un’altra storia…) unica cover della scaletta, nella quale il chitarrista riesce a mettersi in luce con un ottimo assolo veloce e pulito.
Bisogna attendere ancora un attimo per sentire le note di “Ballo in Fa # minore”, canzone che in origine era di Branduardi ma che è ormai appieno la bandiera dei pirati di Bergamo. Questo brano è il preludio di un poker di canzoni veramente veloci e potenti che mettono a dura prova la classe del batterista, che in ogni caso non sbaglia neanche un colpo dimostrando di essere uno degli elementi più validi di quest’ottima band.
Lo show alla fine si chiude con la rivisitazione in chiave heavy di “O Bella Ciao” e pochi tra il pubblico presente riesce a resistere dal cantarla a squarcia gola.
In conclusione i Los Pirates possono sicuramente uscire a testa alta un’altra volta, sicuri di aver dato uno spettacolo degno di una grande band. Ora non resta che attendere il loro primo cd contenente tutte quelle ottime canoni suonate stasera ma non presenti nel loro demo.
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Report a cura di Tommaso Bonetti
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