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Rotting Chist + Kenos + Disguise - 3/15/2008 - Sottosopra - Este (PD)

Arrivo al locale che stanno montando il palco i blackster pugliesi Disguise. I 5 presentano un set incentrato sui loro 2 full lenght, ammetto la mia ignoranza nei confronti del quintetto e dunque non posso nemmeno giudicare come hanno suonato i brani presentati. Il gruppo in ogni caso fa la sua figura di certo non aiutato dai suoni impastati che si protranno per tutta la serata (uniti ai volumi troppo alti). Sicuramente una prestazione non eccelsa che si fa ricordare solo per l'esecuzione della famosa Mother North, esecuzione tra l'altro non convincente.
Rapido cambio palco e tocca ai co-headliner della serata, i prog deathsters milanesi Kenòs. I cinque fanno subito capire di che pasta sono fatti, i quasi 12 anni di attività si fanno sentire tutti in fatto di tecnica e presenza scenica. Questo è il tour di presentazione dell'ultimo lavoro The Craving e, ovviamente, la set list predilige questo lavoro non dimenticando però il debut Intersection. Unica pecca della serata sono i suoni sempre troppo alti, impastati e confusi da ogni parte del locale. Ma ovviamente la colpa non è della band che, anzi, sfodera un'ottima prestazione.
I greci Rotting Christ fanno la loro comparsa sul palco quasi in sordina e sfoderano subito i suoni migliori della serata. Compatti, potenti e melodici rapiscono subito la nutrita audience che si è andata ad assiepare sotto il palco del locale padovano. E'la seconda volta nel giro di un anno che Sakis e compagni tornano in questo locale e sempre per la presentazione dell'ultimo lavoro Theogonia e la scaletta è rimasta pressochè invariata dall'anno precedente. Canzoni come Rege Diabolicus, Gaia Tellus e The Sign Of Prime Creation stanno girando ininterrotamente nel mio lettore da mesi. Le altre songs sinceramente non le ricordo, rapito com'ero dall'impatto e dalla presenza scenica dei quattro greci, sicuramente uno dei migliori concerti di questo inizio 2008. Le quasi 200 persone mi sono sembrate soddisfatte ed esaltate quanto me sia durante che nei concerti del dopo concerto.
Una serata sicuramente azzeccata, anche economicamante, prova del fatto che investire in avvenimente metal rende, anche se relativamente underground. Resto della mia idea che le agenzie dovrebbero diversificare le location cercando di accontentare tutto lo stivale che sicuramente risponderebbe copiosamente. In ogni caso il Sottosopra si riconferma come un ottimo locale, sperando che voglia riproporre serate di questa caratura.

Report a cura di Stefano "Demonaz" Pastore