Prima di giungere in Italia il Winter Europe Tour, che vede in veste di co-headliner Marduk e
Unleashed, fa tappa in terra elvetica, in una graziosa località situata appena dopo il traforo del San Gottardo.
Per noi che viviamo vicini alla frontiera Svizzera è un occasione da non perdere per assistere ad
un concerto interessante e, nello stesso tempo per visitare qualche posto nuovo.
La location è quella del Transilvania Live di Erstfeld, locale che ha ancora mantenuto lo stile
originario della catena di horror pub.
L'apertura è affidata ad una formazione locale, gli Enigmatik, il loro sound è un brutal/death a tratti violento (come da tradizione) alternato a passaggi molto tecnici e prolissi.
L'ascolto di questo gruppi spiazza da subito che non li conosce appunto per via di queste sonorità
tanto diverse presenti nella proposta dell'act elvetico.
Mezzora abbondante scorre via tra l'eccitazione di alcuni e lo sconcerto di altri ma alla fine il
gruppo riesce ad accaparrarsi divesi consensi.
Si passa poi agli special guest ufficiali del tour, i norvegesi Vreid e la musica cambia,
così come la risposta del pubblico.
Il quartetto di Sogndal spara black metal per oltre 45 minuti senza sosta. Puntando su brani
dell'ultimo spettacolare "I KriG". L'apertura è appunto affidata alla title track dell'ultimo album
che ci presenta una band in piena forma, soprattutto per quanto riguarda il duo di chitarre Sture -
Ese.
Ottima la prova vocale di Sture su "Svart" perfetta dallo scream iniziale, fino alle ultime
battute.
Lo show si chiude con "Pitch Black" ripescata da "Pitch Back Brigade" il disco che li ha rilanciati
sulla scena. Ottimo concerto che a mio avviso è durato troppo poco.
Ora mentre ero praticamente sicuro al 100% di vedere il gigante Johnny Hedlund comparire da dietro
le quinte ecco che parte "The levelling dust" dei Marduk ed ovviamente ad impossessarsi del
microfono è Mortuus accompagnato dalle note della chitarra del leader della band Morgan Håkansson.
Il pubblico, che ormai avarà raggiunto circa le 300 presenze, si accalca alle transenne, parte
l'headbanging ma niente pogo, d'altronde siamo già nella svizzera tedesca.
Fanno capolino dal soffito luci che fino ad ora erano sempre state spente ed una fitta nebbiolina
avvolge il palco conferendo allo stage quel tocco di tetro che ben si sposa con la proposta dei
blaksters.
Buona anche la scaletta che propone pezzi storici come "Panzer Division Marduk" o, sempre dallo
stesso album "Beast of Prey".
Egregia prestazione dietro le pelli del drummer Lars che rimane inchiodato allo sgabello anche
quando il resto della band saluta il pubblico. Tutta una finta, i musicisti rientrano sul palco per
eseguire ancora due brani e poi se ne vanno definitivamente lasciando spazio ai loro compatrioti.
Ecco quindi finalmente comparire la sagoma di Hedlund che stringe fieramente tra le mani il suo
basso, saluta i presenti e si inizia col massacro.
Se lo show dei Marduk aveva convinto quello degli Unleashed può considerarsi decisamente superiore un vera raffica
di riff che non risparmia nessuno.
Si inizia con due estratti dall'ultimo "Midvinterblot" eseguiti in maniera magistrale per poi
passare ad un'ottima e coinvolgente performance con la storica "Neverending Hate" cantata anche dal
pubblico.
L'occhio spesso cade sulle chitarre di Folkare e Olsson davvero inarrestabili. La qualità dei suoni
, molto vicina alla perfezione, conferisce allo show qualcosa in più e lo swedish death
trionfa in questa fredda serata tra le alpi svizzere.
Al termine dello spettacolo tutti saranno soddisfatti sia i gruppi che gli spettatori, entrambi protagonisti di questa giornata.
Foto:
.: Marduk
.: Unleashed
.: Vreid
.: Enigmatik
Report a cura di Paolo Manzi
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