Che sorpresa! Devo ammettere che quando mi è arrivato questo cd sono rimasto in un primo momento sconcertato, e devo anche ammettere di non aver mai sentito prima d’ora TM Stevens, eppure questo “Africans In The Snow” (titolo provocatorio ma che vuol far riflettere come ormai nulla dovrebbe sorprendere visto quello che stiam facendo al pianeta…) si è rivelato un vero gioiello!!
Ma prima di passare al disco vorrei introdurvi velocemente TM Stevens: cantante di grande personalità e bassista poliedrico ha lavorato con gente del calibro di Joe Cocker, Billy Joel, Tina Turner, Cindy Lauper ma anche Steve Vai e James Brown e addirittura con uno dei mostri sacri che ha il nome di Miles Davis.. questo dovrebbe farvi capire con chi abbiamo a che fare!
Questo è il suo sesto disco come solista e devo dire che me ne sono innamorato… un misto di più generi riesce ad attirare completamente l’attenzione dell’ascoltatore: funky, rap, hard rock, soul, metal… immaginatevi sonorità alla Rage Against The Machine (“What”, ”Up”) con una voce blues , nera, calda, sensuale e accattivante! E ancora influenze alla Red Hot Chili Peppers, alla Living Colour (ovviamente) ma anche passaggi alla Extreme (e mica per nulla come guest alla chitarra nel brano “Gotta Get My Move On” abbiamo Nuno Bettencourt)… per poi non dimenticare pezzi più aggressivi (“Mama Said”, la stessa title track - che non so perché ma mi ricorda in maniera aggressiva qualche pezzo degli ultimi ZZ Top – “We Will Never Do That Again” - con chitarre molto vicine alla Black Label Society di qualche anno fa…), senza scordarsi di passare per territori più soft (“Afro Soul”), fino al raggae (“Why We Rock So Hard (Raga Muffin Rootdown Remix)” ).
Da menzionare fra i brani più belli l’energetica e granitica “Fight Fight Fight”, ma anche la delicata pseudo ballad “Tell me the truth” e la già citata “Gotta Get My Move On” dove, oltre un ritornello molto catchy, un duello tra basso e chitarra è da orgasmo!!
Questo è uno dei dischi dell’anno sia per composizione, che per freschezza e soprattutto per esecuzione: mamma mia che musicisti (basta pensare all’intro di “Weird G”)!!
Fatevi un favore e compratelo e se avete occasione questa estate cercate di vedere Tm on stage, non ve ne pentirete!
Recensione di RIG
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