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recensione

Brevissimo tempo è passato dall’uscita di "The undying darkness", ma ora i Caliban, band amante del nostro paese, viste le sue numerosissime esibizioni live in terra italica, sono nuovamente sul mercato con un nuovo studio album.
Il gruppo tedesco, sulla scia degli apprezzamenti dei precedenti lavori, vuole restare sulla cresta dell’onda e questo nuovo platter che non si discosta minimamente dal sound standard della band. In particolare, a mio modo di vedere le canzoni presenti su "The awakening" sono interscambiali con quelle di "The undying darkness", ma ascoltando i due dischi così come sono composti, ho la sensazione che il nuovo album sia formato da “b-side” del suo predecessore.
I Caliban comunque non sono come la maggior parte delle band del genere d’oltreoceano che si presentano sul mercato con un super-prodotto, per poi sparire miseramente nel nulla; infatti la band di casa a Essen è ormai giunta al suo sesto full-lenght. Il loro metalcore è un mix tra il sound americano, con parti con screaming estremo, alternati a ritornelli “commerciali” che ricordano molto i lavori degli ultimi In Flames e delle band loro conterranee.
Il disco scorre liscio, senza entusiasmare, ma grazie all’ormai solida esperienza, nonostante la ripetitività riscontrabile nelle canzoni, non annoia neppure. Il tutto è suonato veramente bene e la produzione, come da tradizione, rasenta la perfezione.
In definitiva resto dell’idea che questo cd verrà sicuramente apprezzato dagli amanti del genere, anche se va a inserirsi in mercato ormai saturo in cui la “normalità” non paga più.

Recensione di Dimitri Borellini

tracklist

1. I Will Never Let You Down
2. Let Go
3. Another Cold Day
4. My Time Has Come
5. Life Is Too Short
6. Give Me A Reason
7. Stop Running
8. The Awakening
9. I Believe...
10. Rise And Fight
11. Nowhere To Run, No Place To Hide
12. I´ll Show No Fear