Con un album scritto, registrato e prodotto nel 2006, gli italiani Cadaveria, devono aspettare il 2007 per apporre una firma su un contratto discografico che dia loro la possibilità di pubblicare il terzo album.
L’etichetta che si fa carico di questo è la francese Season Of Mist e a metà del 2007 ecco arrivare nei negozi “In Your Blood”.
Già dalla cover la band guidata dall’omonima singer Cadaveria riesce a colpire e a suscitare, nello stesso tempo curiosità e inquietudine; infatti in copertina troviamo un angelo, che richiamando il titolo dell’album, si sta iniettando “qualcosa” in vena.
La provocazione della band però si esaurisce qui.
I brani sono molto vari, semplici, piacevoli, attraenti e dimostrano le ottime doti compositive sia dell’ex- singer degli Opera IX, come degli altri componenti della band: Marçelo Santos alla batteria (aka Flegias, cantante dei Necrodeath), Killer Bob, anche lui membro della band genovese e non ultimo il chitarrista Frank Booth.
Con questo “In Your Blood” i Cadeveria, si scollano dall’appellativo di band Horror Metal, a cui più volte erano stati accostati in passato. Questo perché l’album, a parte la già citata copertina, di orrido e provocatorio ha ben poco come neppure ha un vero e proprio filo conduttore: il sound è un mix di sonorità difficilmente accostabili, si passa dal gothic all’hard rock, dai suoni più classici a quelli estremamente moderni. Nonostante questa estrema varietà la voce di Cadaveria si amalgama sempre in maniera omogenea al suono degli strumenti, grazie anche ad un’ottima produzione.
Da citare come brani sopra le righe, la traccia d’apertura “100.000 Faces”, l’aggressiva “Anagram” e la più rilassata “Before The Apes Came”.
Recensione di Dimitri Borellini
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