Ecco finalmente il nuovo lavoro targato Node. Arduo compito quello della band italica che doveva riuscire a sfornare un album per dimostrare a critica e fan la conferma di quanto fatto di buon con il precedente "Sweatshops". Per fare le cose in grande i nostrani sono andati a registrare presso gli studi svedesi "Underground Studios" ottenendo così un suono curatissimo e perfetto per la loro proposta che è sostanzialmente un death metal melodico con parti più tecniche e strutture dei brani abbastanza complesse. Infatti la durata media dei pezzi è intorno ai 5.30 minuti.
L'opener "War Goes On" alterna perfettamente parti più veloci ed aggressive (come il verse) a parti più melodiche mantenendo sempre vivo l'interesse dell'ascoltatore. Nel ritornello abbiamo degli accenni di voce melodiche che si inseriscono perfettamente nella proposta del combo. La successiva "Twenties" si distacca dalla precedente grazie ad un approccio più potente, basato su delle ottime ritmiche di chitarra. Nella parte centrale del pezzo si inserisce un intermezzo molto melodico che fa da tappeto a degli ottimi soli ma subito si riprende con un'ottima accelerazione in pure stile Death. Il disco poi prosegue su ottimi livelli con lo Swedish Death di "Outpost", le ottime aperture melodiche di "The Plot Sickens", la potenza di "Weaknesssphere" (con il suo ottimo stacco melodico centrale, a tratti jazz) e la devastante "Das Kapital".
Il lato positivo di questo cd è che ogni song è particolare, è a se stante, sono molti pochi gli episodi che si assomigliano anche se comunque in ogni brano l'impronta del gruppo è sempre perfettamente riconoscibile. Questo è un lato molto positivo perchè dimostrata la grande capacità del gruppo di non cadere nella repetitività e nella banalità che colpisce buona parte delle uscite odierne.
Recensione di Simone Bonetti
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