Criticati di staticismo sonoro, presi in giro per i completini spaziali attillati che indossano on stage, derisi per la guerra allo “zarro” che portano avanti nei loro concept, i Metalium non danno segni di cedimento pubblicando il sesto disco in sette anni di attività. Dobbiamo precisare che dopo quel gioiellino power metal intitolato “State Of Triumph”, Lars Ratz e compagni non ci hanno divertito granchè perseverando nel tentativo di coniare il loro piccolo capolavoro con risultati molto modesti.
Finalmente all’alba del 2007 il vento sembra cambiare per il quartetto teutonico; intendiamoci il paragone con il loro secondo capitolo non regge, anche perché la band sembra puntare oggi su composizioni più orientate al mid tempo. Non a caso ascoltando i brani di “Charter Six” appare evidentissimo l’accostamento ai Primal Fear, non solo per quanto riguarda la sempre ottima voce di Henning Basse, ma anche per la struttura vera e propria delle songs, citiamo come esempi le comunque positive “Straight Into Hell” e “Heroes”. Immancabili le sfuriate power tutte doppia cassa e acuti, come “Spirits” (con vocals che ricordano molto Andy Deris). Pregevole la ballata epica “Way Home”, mentre mostriamo pollice verso per l’anonima “Follow The Sign” e per tutti i cori pacchiani per fortuna usati con parsimonia. Degna di menzione è pure la cover di The Show Must Go On (Queen, of course!), rivisitata in una versione leggermente metallizzata, dove il singer Basse, sebbene con il suo stile, riesce a fare una bella figura. In chiusura vi rammendo che la band, con lo slogan “Metal Up Your Mobile”, sta promuovendo in modo quasi più insistente del vero e proprio disco, il fatto che è disponibile sul loro sito la prima collezione con tutte le loro suonerie gratuite. Cose da Metalium….
Recensione di Teospire
Siamo alla ricerca di un nuovo addetto per la sezione DEMO, gli interessati possono contattare lo staff di Holy Metal, nel frattempo la sezione demo rimane temporaneamente chiusa.