Difficile catalogare il lavoro di questa Band che, per propria definizione, dovrebbe rientrare nel filone del gotihc metal. Vediamo dunque di capire cosa cerchino di creare analizzando le canzoni degne di nota (ammesso che ce ne siano). Cominciamo da “For” che suona come un mix tra punk e hardcore melodico e con una voce a tratti distorta. Classico brano che mixato da qualunque mediocre Dj avrebbe buone possibilità di “sfondare” nelle classifiche radiofoniche dei brani più ballati in discoteca (rabbrividisco solo al pensiero). Il secondo brano (Under your) già se la cava meglio, suona molto “moonspell” e, anche se le chitarre non convincono ancora, le tastiere creano quel sottofondo tipicamente oscuro che fa molto “Gothic”, purtroppo non ci siamo ancora con la voce. Con “Last”, terzo brano dell’album, torniamo ancora su sonorità che col metal centrano sempre meno…ancora troppo punk, insomma ragazzi decidetevi! Dobbiamo arrivare alla sesta traccia “The Nothing Ship” per ricominciare a sentire qualche sprazzo, qua e la, di metal, se ci si impegna nell’ascolto si può sentire anche un organetto, e vai che magari ci siamo….E infatti arriviamo a “Liquid”, brano che convince fin dal primo ascolto, e che seguito da una song come Adorertwo compone il cuore dell’album, cioè tutto quello che vale la pena di essere ascoltato. Ahimè solo 2 tracce su un cd che ne contiene ben dieci…non mi pare che sia una buona media. Per concludere segnaliamo “Fornever”, si sconsiglia l’ascolto a chi è al volante perché potrebbe provocare sonnolenza.
Recensione di Paolo Manzi
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