Gli Agabus sono una formazione lecchese che conta ormai quasi un decennio. Molto attiva in sede live, come citato nella propria biografia, possono vantare oltre 150 esibizioni in svariati locali e manifestazioni anche di spessore.
La band propone un moderno thrash core psicotico che strizza l’occhio a sonorità cross over, un mix esplosivo ed effettivamente molto efficace soprattutto quando proposto dal vivo.
Così in questo album ritroviamo facilmente richiami musicali all’ultimo periodo Slayer che convivono e condividono spazi vitali con band come One Minute Silence due gruppi molto distanti tra loro come stile musicale.
L’abilità degli Agabus è stata quella di attingere dalle più svariate fonti e ricreare un sound, che può si piacere o meno, ma che oggettivamente risulta personale quanto basta.
Tra i brani decisamente più interessanti troviamo “Golpe” e “Responses” che, guarda caso sono i brani più veloci e diretti.
Anche “Train” con le sue ritmiche thrash bay area risulta interessante e coinvolgente.
Ottima poi è la produzione, pulita e potente, tiene testa a studio album di formazioni dalle disponibilità economiche decisamente superiori (esempio lampante St. Anger dei Metallica).
L’augurio per questa band è che possa riuscire a trovare un contratto con qualche etichetta che li possa far conoscere al grande pubblico magari sulla scia hard/thrashcore sbarcata nel vecchio continente dagli USA.
Sito Web: www.agabus.org
Recensione di Paolo Manzi
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