I Vicentini Death Heaven vedono la luce nel 2003 e questo "Techno Decomposition World" è il loro primo lavoro, lavoro veramente mastodontico in quanto con solo 7 canzoni più un'intro raggiunge i 55 minuti di durata. Il genere proposto è un buon death metal, piuttosto in your face in cui però non mancano aperture più melodiche. La lunga durata dei pezzi dà la possibilità al gruppo di esplorare le proprie idee e infatti questa si dimostrerà una carta vincente, rendendo il disco un lavoro complesso che richiede più e più ascolti per essere assimilato per bene. Le influenze sono molteplici, dai padri Morbid Angel, ad alcuni accenni al death metal di stampo svedese, a parti più thrash e ritmiche alla Meshuggah, soli ben inseriti nelle canzoni, in pratica un sunto di quello che il mondo del death offre il tutto racchiuso in brani mai noiosi ma ben strutturati, capaci di tenere alta l'attenzione dell'ascoltatore. Unica pecca è la voce di Andrea, troppo piatta, che rende troppe linee vocali simili tra loro. Però gli va riconosciuto il merito di essere un buon chitarrista e sopratutto un abile produttore in quanto il disco, prodotto da lui, suona veramente bene.
In fin dei conti un ottimo esempio di death metal bene suonato e abbastanza personale da essere notato tra le migliaia di uscite tutte uguali in questo campo. Sul sito sono disponibili alcune tracce complete che consiglio, a tutti gli amanti del genere, di ascoltare.
Sito web: http://www.deathheaven.org
Recensione di Simone Bonetti
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