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recensione

Cari amici di Holy Metal, è con immenso piacere che mi accingo a recensire il ritorno discografico, dopo ben 13 anni di inattività, dei The Accused, un gruppo che ha avuto il coraggio di disegnarsi un proprio stile, coniando il termine di “Splatter Rock”, una miscela letale di punk, Thrash ed Hardcore. Cari ragazzi questo è il tipico ritorno “col botto”. Sin dai loro esordi, i The Accused hanno fatto riferimento, nei testi delle loro canzoni, ai film ed ai fumetti horror: ne è un esempio la mascotte del gruppo, Martha, la bimba squartatrice. La maturità tecnica del gruppo si esprime chiaramente con dei riff di chitarra leggermente più aggressivi che, grazie a delle parti stoppate davvero da paura, diventano delle vere e proprie rasoiate che tolgono il respiro e non concedono la benché minima tregua alle orecchie dell’ascoltatore. Dopo un breve dialogo registrato che fa da intro, il combo statunitense scatena tutta la sua violenza sonora con una serie di pezzi che definire al fulmicotone è assolutamente limitativo: “Martha Will”, brano che, dopo un inizio che ricalca alla perfezione lo stile Punk, grazie ai riff assassini creati dall’ascia del gruppo Tommy Niemeyer e da quella macchina infernale che risponde al nome di Steve Nelson, riesce a toccare i lidi delle sonirtà care al vecchio, classico ed immortale Thrash Metal, “Fueled By Hate”, “Crappassreality”, due autentiche mazzate sonore che hanno l’effetto deflagrante di una granata la Napalm, “Fast Zombies Rule”, introdotto da un collage di trailer di film dell'orrore che poi lascia il campo ai riff in puro stile Thrash anni ’80, “Dying On The Vine”, in cui è possibile sentire il classico, ma immortale, sound Rock, “Hooker Fortified Pork Products”, brano grottesco che parla di un allevatore che, per nutrire i suoi maiali, uccide autostoppisti, “Life Kills On”, altra mazzata in puro stile Punk, “Nes”, in cui si ritorna in pieno nello stile Thrash Metal grazie a dei riff di chitarra massicci, rocciosi ma anche molto potenti, “Filth Hounds Of Hades”, splendida cover dei Tank che fa veramente apprezzare l’immensa ed immortale grazia del Rock’n’Roll; dopo questo breve momento di amarcord ecco arrivare “Stay Dead”, brano dall’inizio molto sabbathiano che lascia poi campo libero alle sfuriate Punk/Hardcore dei membri del gruppo, “Screma And Die”, un pezzo che fa ricordare molto i Nuclear Assault dei esordi, grazie ad un breve intro di batteria ed a dei riff veramente assassini, “Of The Body” e “13 Letters”, che, con i loro ritmi massacranti, mettono chiaramente in evidenza la vena Punk che da sempre caratterizza il combo statunitense; ed ecco che, come chiusura di questo splendido album, i The Accused ci regalano una versione veramente accattivante e coinvolgente di “Have You Ever Been Yellow”, una splendida cover della cantante pop-country Olivia Newton-John. Per concludere posso solo dire che questo è un ritorno che annichilirà chi pensava che i The Accused fossero un gruppo, per così dire, “finito”: il combo statunitense ha risposto alla grande con un album che, anche se non si può definire un gioiello di originalità, è dannatamente coinvolgente e farà la gioia sia dei vecchi fans che di chi non conosce questo splendido gruppo.

Recensione di Donato Tripoli

tracklist

1. Martha Will
2. Fueled By Hate
3. Crappassreality
4. Fast Zombies Rule
5. Dying On The Vine
6. Hooker Fortified Pork Products
7. Life Kills On
8. Nes
9. Filth Hounds Of Hades
10. Stay Dead
11. Scream And Die
12. Of The Body
13. Letters
14. Have You Ever Been Mellow?