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recensione

Terzo album per i milanesi SKW, gruppo nato nel 1989, con il monicker Skywalker, grazie all’unione di quattro amici: Marco (voce solista), Simone (Chitarre e Cori), Mirko (Basso) e Giancarlo (Batteria e Percussioni). Il primo vagito della band vede la luce nel 1992 con la pubblicazione del demo “Flight Straight To Hell”. Dopo aver pubblicato, nel 1993, il secondo demo “Time Bloody Time”, il gruppo si lancia in una frenetica attività live. Nel 1995 esce il loro terzo demo “Isolation”, che riceve larghi consensi da parte di riviste e fantine. Nel 1997 vengono invitati dalla rivista Metal Hammer a partecipare al tributo ai Metallica al Factory. Il 1998 è una data storica per la band: dopo aver cambiato il proprio monicker in SKW riescono a registrare “Techno-Logical”, il loro cd di debutto, un vero concentrato di potenza ed energia che li permette di ottenere un contratto con la Adrenalina Records. Dopo aver suonato come spalla a Soulfly ed Amorphis, la band partecipa al metallica-day organizzato per l’uscita di “S&M”. Nel 2000 viene pubblicato il secondo album “Connection”, un album che, grazie a pezzi aggressivi ma altamente tecnici, mette in luce quanto la band si sia evoluta sia musicalmente che tecnicamente. Dopo esserci lanciati in un’estenuante e frenetica attività live, nel 2004 la band si rinchiude in studio per dare alla luce il terzo album ufficiale, primo sotto l’etichetta Vacationhouse. Cari lettori di Holy Metal, ciò che mi appresto a recensire è un album riflessivo ma allo stesso tempo aggressivo, micidiale ma che non cade mai nello scontato, in cui è possibile avere un segno tangibile della maturità compositiva che la band è riuscita raggiungere. Ciò che contraddistingue questo dico è una proposta musicale che dona nuova linfa vitale ad un genere, il crossover/Nu Metal, che molti considerano essere da molto tempo in uno stato stagnante. L’album si apre alla grande con una serie di brani al fulmicotone, “Monday D.C.”, “Alter Ego”, “This Time”, “Nu Song”, “Under Control”, “White Noise”, “Digital Hate Remains”, “128 (One To Hate)”, che vede la partecipazione del chitarrista degli Estrema Tommy Massara” e “Leave Me Out”, che vede la partecipazione, come seconda voce, di Carlo Bellotti, cantante dei GF93, delle autentiche mazzate sonore che contengono al loro interno degli ottimi spunti di pura tecnica musicale che li rende potenti, orecchiabili ed accattivanti. Ottima anche la rivisitazione, in chiave cyber metal, del classico degli anni ’80 "Smalltown boy", che, nella versione degli SKW, rivive una seconda giovinezza, assumendo una veste nuova ma non meno valida di quella originale . questo album è un’autentica manna dal cielo per chi ama la musica dei Machine head, per chi adora i ritmi ossessivi dei Soulfly, la follia sonora dei Mudvayine e la furia de Il Nino. Alter Ego, grazie ad un’ottima produzione, alla sua attitudine "in your face" regala, a chi lo ascolta, il giusto equilibrio tra violenza e tecnica, tra aggressività e melodia. Chiunque si appresti all’ascolto è avvertito: questo è un album che può dare assuefazione immediata e dipendenza.

Recensione di Donato Tripoli

tracklist

1. Monday D.C.
2. Alter Ego
3. This Time
4. Nu Song
5. Under Control
6. White Noise
7. Digital Hate Remains
8. 128 (One To Hate)
9. Smalltown Boy
10. Leave Me Out