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Time Machine - "Reviviscence – Liber Secundus" (Lucrezia Records/***)

Line up:

Marco Sivo - vocals
Gianluca Ferro - guitars, keyboards, programming
Gianluca Galli - guitars
Lorenzo Deho - bass, keyboards, programming
Sigfrido Percich - drums, programming
Rafael Bittencourt - guitar
Kiko Loureiro - guitar
Fabio Rebeiro - keyboards
Mariano Croce - guitar
Andrea Mastroianni - keyboards
Matteo Giuliani - backing vocals
 

voto:

7,5
 

recensione

Lorenzo Dehó e la sua band sono tornati, il seguito di “Evil – Liber Primus”, si intitola “Reviviscence – Liber Secundus”. La line-up si è di nuovo aggiustata intorno a Lorenzo, questa volta i nuovi membri sono Marco Sivo e il chitarrista Gianluca Galli (ex Mantra) ma ormai al sesto album credo che i cambi di line up saranno una costante endemica di questa band.
“Reviviscence” è la seconda parte di un trittico, la “Eymerich Trilogy” e come il suo predecessore rende omaggio al figlio della fantasia illuminata di Valerio Evangelisti, ossia al torvo inquisitore Nicolas Eymerich.
Quest’album offre un mix di atmosfere e di emozioni che riesce a creare un filo diretto con quello che “Evil” ha lasciato interrotto. Dopo un breve intro “Obscurity within”, comincia “Rotten Souls”, agile e scattante, alla quale fa seguito la ragionata title-track. Un intermezzo, "Burning crosses", lascia spazio alla gotica "Grains of sand", pezzo stupefacente nella sua apparente semplicità. Il punto di forza dei Time Machine è sempre stato quello di riuscire a comporre canzoni orecchiabili, e all’apparenza semplici, ma che se ascoltate con attenzione nascondono orchestrazioni, finezze e arrangiamenti che sfuggono ad un orecchio distratto. “The calling" evidenzia la preparazione degli strumentisti, che possono dare libero sfogo alla loro competenza esecutiva. Il prog-metal ritorna in "Seeds of revolution", qui le tastiere si ritagliano uno spazio centrale lasciando comunque lo spazio a Sivo, il cantante, che riesce qui a segnare la migliore prestazione dell’album.

Con “Reviviscenze” l'ultra decennale carriera dei Time Machine (L'EP d'esordio, "Project: Time scanning", risale al 1993) viene valorizzata, ricevendo il sigillo che compete solo alle grandi band. Per ora i primi due capitoli della trilogia si sono rivelati un’opera assolutamente completa, un insieme di ottimi musicisti che interpretano con bravura incomparabile brani dotati di grandissimo gusto, attendiamo con ansi l’ultimo capitolo per avere l’opera completa.

Recensione di Tommaso Bonetti

tracklist

  1. Obscurity Within
  2. Rotten Souls
  3. Reviviscence
  4. Sator
  5. Angel Lucifer
  6. Burning Crosses
  7. Grains of Sand
  8. Alhambra
  9. Tears of Jerusalem
  10. The Calling
  11. Seeds of Revolution
  12. Revelation

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