Nuovo album dei Time Machine e nuovo capolavoro, Eternity Ends continua l'evoluzione positiva che ha contraddistinto la migliore band prog italiana. Questo album si presenta come il successore del complesso ma eccezionale concept "Act II: Galileo" e conferma la freschezza di una band che stupisce sempre grazie alla qualità dei propri album. Eternity Ends è un album orecchiabile anche se profondamente progressivo, le atmosfere che vengono create sono bene equilibrate soprattutto grazie all'alternanze tra parti cantate e interludi strumentali.
L'album si apre con "End of Darkness", un caldo arpeggio di chitarra classica, che fa da opener a "falling star" un altro breve intro strumentale messo per dare un assaggio della qualità del cd che si sta per ascoltare. Il primo vero brano è "I, The Subversive Nazarene", il sound è una commistione tra power metal melodico e prog metal elegante, tutto è inoltre impreziosito da molti passaggi di chitarra acustica. Colpisce invece lo stupendo l'assolo di sax sul finire di "Hidden Pain", il calore che Stefano Della Giustina riesce a comunicare con questo strumento è veramente eccezionale. La title track "Eternity Ends" nasconde, invece, alcuni passaggi con chiare sonorità etniche che certo non lasceranno indifferenti tutti i fans degli Angra. La sesta traccia, "I Belive Again", poi, è una ballata impreziosita sempre dal suono del sax di Stefano, ma soprattutto dalla partecipazione straordinaria di Andrè Matos, ex frontman degli Angra, che ha contribuito alla stesura di questo brano. Dopo questa ballata segue "Desert of Soul", forse il brano più riuscito dell'album, veloce aggressivo e con un ritmo incalzante per tutta la sua durata, è infatti molto brusco, ma d'effetto, il passaggio tra questa canzone e la successiva, "Behind the Cross", che inizia con un arpeggio e il suono di uno zufolo al quale seguono ritmi propri della cultura brasiliana di marchio Angra.
Nell'ultima traccia prima dell'outro, "Pilatus" il vocalist, Nick Fortarezza ha una pronuncia così chiara e un cantato così pulito da permettere di capire il testo della canzone anche senza l'ausilio del booklet. il Cd, infine, si chiude con "Dark Again" un breve outro strumentale in sintonia con le sonorità dell'intro, "End of Darkness".
Eternity Ends è in conclusione un ottimo album che riesce a staccarsi dalle numerose band dalle sonorità simili grazie a degli ottimi musicisti e a orchestrazioni, suoni e atmosfere veramente fuori dal comune. I Time Machine riescono a far valere la loro esperienza dimostrando quanto conti la classe per la buona riuscita di un album. Per quanto mi riguarda questo cd sarà messo tra le prime posizioni all'interno della mia rastrelliera! buon ascolto!
Recensione di Tommaso Bonetti
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