Heavenseeker, è questo il secondo album dei tedeschi Galloglass, band power-metal che a volte sconfina andando a ricercare qualcosa di leggermente più particolare.
Diciamo che l’elemento che si distanzia maggiormente dal genere canonico è la voce che lavora su tonalità medie e a volte, come ad esempio nel ritornello di After Forever, sfiora anche il cantato growl.
Con Burden of Grief si parte subito con una bella botta in up-tempo, un tema di chitarra dà l’attacco e poi tutti assieme nel vivo del brano. Analizzando in generale le varie tracce si può affermare che i Galloglass ci sanno fare sia per quanto riguarda la composizione dei brani che per la stesura degli arrangiamenti.
I riff di chitarra, anche se a volte non sono proprio innovativi (come ad esempio l’avvio della title track), creano tutti un forte impatto, messo inoltre in risalto da colpi di batteria, spesso utilizzati per andar poi a lanciarsi in un tempo che non delude di certo le aspettative dell'ascoltatore.
Anche la presenza della melodia è frequente data dai ritornelli molto power-oriented, dai temi di chitarra e di tastiera che giocano sempre bene con la sezione ritmica. La tastiera viene ben sfruttata, sia per parti melodiche come appena accennato, sia per brevi intermezzi che spesso vengono a placare l’atmosfera del pezzo; comunque essa non è mai troppo invasiva, a volte appunto svolge il suo compito rimanendo nelle retrovie, non imponendosi sugli altri strumenti ma svolgendo un ruolo fondamentale come sottofondo.
Molto utilizzati sono anche i cori e le sovraincisioni di voce che in un genere come questo apportano certamente un grande contributo. Ovviamente per un album power che si rispetti non può mancare la ballata che qui viene posta in chiusura del disco; arpeggio di chitarra e tastiera in sottofondo aprono Kings who Die, la quale dopo poco diviene pesante, non superando comunque il middle-tempo e rimanendo ancorata a un risultato complessivamente melodico. La produzione mi è sembrata veramente buona con un suono chiaro e potente in tutte le sue parti.
Recensione di Mattia Berera
Siamo alla ricerca di un nuovo addetto per la sezione DEMO, gli interessati possono contattare lo staff di Holy Metal, nel frattempo la sezione demo rimane temporaneamente chiusa.