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recensione

La traccia che apre il disco, intitolata “Scream Of Revenge”, fa intuire il carattere del gruppo, che mischia un atteggiamento da heavy classico, con un tocco di thrash ed una voce mediamente alta, tra l’hard rock e il power, la sua timbrica particolarmente stridula fa si che non risulti gradita a tutti. Il brano che stiamo trattando fa intuire le buone capacità tecniche dei componenti del gruppo, si nota l’abilità della chitarra solista e della batteria in particolare. “My Daemons”, la traccia che segue, aumenta l’influenza hard rock, ma di base il prodotto riconferma quanto detto riguardo al primo brano nella parte centrale prende vita un pezzo che sembra quasi gospel… e quasi osceno, peccato, di sicuro il brano non ne avrebbe sentito la mancanza se non ci fosse stata.
Al terzo posto troviamo “banshee’s Whisper”, dai toni heavy classico, piuttosto interessante dal punto di vista strumentale, peccato che Sua Stridulità vocale poco aiuti i suoi commilitoni, anche se dotato di una discreta estensione verso l’alto, il vocalist non riesce forse a trovare una linea vocale che esalti il pezzo, oltre alla già citata acidula timbrica.
“Dissolved In Time” è il primo pezzo che inizia melodico, con un giro di basso, un po’ malinconico e la voce che cerca di ammorbidirsi, per il resto il pezzo presenta caratteristiche piuttosto simili a quelle della traccia precedente. Ora troviamo “Bloody Night”, che è uno dei pezzi più riusciti del disco, pur senza distanziarsi dal carattere generale che il gruppo ha dimostrato di avere.
Verso la fine della settima traccia, “Queen Of Dragons” troviamo il primo pezzo acustico, che riprende il tema portante del pezzo, la parte strumentale non è precisissima, ma le sovraincisioni vocali rendono veramente male, per difetto di esecuzione ed un intonazione non impeccabile.
“The New Kingdom” si apre con un pezzo di chitarra pulita su cui si snoda un bell’assolo di chitarra classica in stile spagnoleggiante, per il resto, viene riproposto lo stile ormai caratteristico del gruppo.
Il disco si conclude con la title track, pezzo che inizia melodico e triste, per poi incattivirsi un po’ alla volta, con l’aggiunta di pezzi sempre più incazzati, manca un po’ di sostanza quando si entra nel vivo del pezzo, ma la cosa può essere data anche da difetti di produzione. Questo pezzo è un ulteriore conferma di quanto detto finora, sennonché la sua struttura risulta più complessa ed articolata rispetto ai pezzi precedenti, la durata di quasi otto minuti appare un po’ eccessiva.
Nel complesso gli Scala Mercalli danno l’impressione di essere un bel gruppo, presentano infatti buone capacità tecniche, discreto gusto melodico, anche a livello compositivo, ed uno stile univoco, ma non eccessivamente ripetitivo. Presentano comunque qualche pecca, ossia, il livello della produzione non è troppo elevato e se le chitarre soliste compiono un ottimo lavoro, creando anche melodie particolari, dal tocco quasi classico, dall’altra sulle ritmiche risultano più di una volta un po’ imprecise. Discorso a parte per quanto riguarda la voce, poiché date le sue caratteristiche, indubbiamente conferisce personalità al tutto, ma una personalità che difficilmente può essere apprezzata

Recensione di Lorenzo Canella

tracklist

1. Scream Of Revenge
2. My Daemons
3. Banshee’s Whisper
4. Dissolved In Time
5. Bloody Night
6. Day Of Fighter
7. Queen Of Dragons
8. The New Kingdom
9. The Sign
10. 12 th Level