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Jorn - "The Duke " (AFM /Audioglobe)

Line up:

Jorn Lande - Vocals
Jõrn Viggo Lofstad - Guitar
Tore Moren - Guitar
Morty Black - Bass
Willy Bendiksen - Drums
Don Airey - Keyboards
 

voto:

8,5
 

recensione

Jorn Lande, un nome che negli ultimi anni ha cavalcato la scena musicale sempre con maggiore intesità, fino a dominarla. Da vocalist dei prog The Ark, ai vari progetti con altri cantanti, tra cui recentemente un ottimo The Battle in accoppiata con Russel Allen (Symphony X). La consacrazione alle masse metalliche la si ha con il suo ingresso nei Masterplan, nuova band degli ex Helloween Roland Grapow ed Uli Kusch, che già dal debutto risquote un enorme successo specialmente in Germania.
Arriviamo così ad inizio 2006 con "The Duke", successore di "Out of Every Nation", che segue fedelmente la linea tracciata dal predecessore.
Un sound caratterizzato da un riffing potente e serrato, a metà strada tra Heavy Metal e Hard Rock, presente praticamente in tutte le tracce. La massima resa si ha sui brani più veloci, come la opener "We Brought The Angels Down" o "Stormcrow" dove il lavoro delle chitarre è fondamentale tanto almeno quanto la voce di Jorn.
Jõrn Viggo Lofstad (Pagan's Mind) viene affiancato da Tore Moren (Carnivora), la potenza sprigionata da questo duo è veramente eccezionale dalla sezione ritmica a degli ottimi soli di chitarra.
La prestazione del biondo signer norvegese è ovviamente ottima, la versatilità con cui utilizza la voce nel creare le varie situazioni e nel trasmettere i diversi stati d'animo si potrebbere riassumere nella ballad "End of Time", una miscela di emozioni che coinvolge da subito l'ascoltatore.
Interessante la prova in "Duke of Love", la voce di Jorn è ancora in primo piano le chitarre conferiscono un tocco più blues/rock.
La potenza è nulla senza controllo, uno slogan che oltre alle gomme si adatta perfettamente anche alla musica. Qui di potenza ne abbiamo da vendere, ma viene saggiamente dosata e "controllata", rilasciata a poco a poco nelle ballad e nei middle tempo, oppure lasciata correre a briglie sciolte nelle parti più "tirate".
Tutto si può dire ma non che questo album non sia vario o coinvolgente. Fortemente consigliato a tutti gli amanti del vero hard rock o delle sonorità heavy più classiche.
E visto che la classe non è acqua una nota di merito va spesa anche per l'elegante confezione in digipack con figure in rilievo, una vera chicca per i collezionisti più esigenti.

Recensione di Paolo Manzi

tracklist

  1. We Brought The Angels Down
  2. Blacksong
  3. Stormcrow
  4. End Of Time
  5. Duke Of Love
  6. Burning Chains
  7. After The Dying
  8. Midnight Madness
  9. Are You Ready
  10. Starfire (New version)

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