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SoundStorm - "The Storm Is Coming..." (Autoprodotto/***)

Line up:

Valerio Sbriglione – Guitars
Valerio Verderosa – Keyboards, Harpsichord, Piano
Filippo Arancio – Vocals, Choirs
Federico Brignolo – Drums
Massimiliano Flak – Bass
 

voto:

7
 

recensione

I SoundStorm nascono nel 2002 a Torino, e dopo alcuni cambi di formazione arrivano a fine 2005 a registrare questo promo di sette brani, per una durata totale di quasi mezz’ora, in attesa di un contratto per produrre il loro primo album vero e proprio.
La band è chiaramente influenzata dalla scena epic e power metal , in particolare da gruppi come Manowar, Blind Guardian, Rhapsody e Stratovarious, è ciò si sente nell’impostazione del sound, comunque abbastanza personale, del gruppo torinese. Purtroppo la sala per le registrazioni è stata improvvisata dalla band, perciò la qualità risente di questo, ma visti i mezzi a disposizione il risultato è comunque certamente apprezzabile e permette comunque alla band di esprimersi a un discreto livello considerando che si tratta della prima esperienza di questo tipo per il quintetto, per contro invece bisogna dare nota del buon lavoro fatto con la veste grafica del cd ed un booklet molto ben curato.
Così il disco si apre con la maestosa “We Are Vikings”, il prima creazione originale del gruppo (rimasterizzata per l’occasione), introdotta dal suono di una nave che lascia il posto ad un sound quasi pomposo ad opera del tastierista Valerio Verderosa. Tra accelerate e ritmiche più lente esce comunque un buon brano dalle forti tinte epiche, che lascia poi il posto alla più melodica “The Loser’s Nightmare”. Anche qui forte è il marchio lasciato dalle tastiere, e dal piano, che si fondono con gli altri strumenti e la voce di Filippo Arancio in una canzone più tranquilla e lineare.
La breve e strumentale titletrack, quasi da colonna sonora, introduce la seguente “Sacred Storm”, pezzo forte del disco assieme all’opener “We Are Vikings”, veloce e aggressiva, in cui Filippo può dare sfoggio delle sue capacità vocali. In evidenza anche le chitarre ma soprattutto la batteria di Federico, che per tutto il disco svolge senza problemi il suo lavoro dietro alle pelli.
Arriviamo così a “Queen Of The Ice”, canzone malinconica in cui spiccano il piano e la voce, qui più pulida e languida, del cantante, in un brano che ha poco a che vedere col resto del disco. Dopo la titletrack ecco poi un altro brano strumentale, e mai titolo fu più azzeccato dato il sound folk medievaleggiante. Si tratta infatti di “The Minstrel”, ultima pausa in preparazione della conclusiva “Always Be The Same”. Quest’ultima è una buona canzone power, ben articolata ma che rende al meglio nelle parti più melodiche rispetto al resto, e che si perde nel suono del flauto ripreso pari pari da “The Minstrel”, che così fa non solo da apertura per la successiva, ma da chiusura per l’intero disco.
Nel complesso si può dire che pur essendo la prima produzione originale il gruppo piemontese ha una certa personalità, questa però andrebbe meglio sviluppata e supportata da una produzione migliore, dato che la tecnica e le capacità ci sono. Chissà che dando un opportunità al gruppo, maturando un po’ di esperienza e con i giusti mezzi i cinque non riescano a sfornare dei lavori più che buoni.

Recensione di Marco Manzi

tracklist

  1. We Are Vikings
  2. The Loser’s Nightmare
  3. The Storm Is Coming...
  4. Sacred Storm
  5. Queen Of The Ice
  6. The Minstrel
  7. Always Be The Same

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