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Battleroar - "Age Of Chaos" (Black Lotus/Audioglobe)

Line up:

Kostas Tzortzis – guitar
Manolis Karazeris – guitar
Nick Papadopoulos – drums
Marco Concoreggi – vocals
Kostas Makrikostas – bass
 

voto:

8
 

recensione

Secondo album per il gruppo greco, con cantante italiano, autore di un epic metal che prende ispirazione dai grandi gruppi del genere, Manilla Road in primis, e che già con l’autointitolato debutto del 2003 aveva riscosso pareri più che positivi dalle critiche, arrivando a suonare a festival come Keep It True ed Headbangers Open Air, e in tour con gruppi come gli americani Jag Panzer ed i nostrani Doomsword.
Registrato al Conquest Studio di Gallarate (in provincia di Varese) grazie alla collaborazione con Alex Festa (Doomsword), per l’album Mark Cross (ex Helloween e Metalium tra gli altri) si è occupato di produrre le parti di batteria, mentre Bob Katsionis (Firewind, Nightfall) ha curato le tastiere. Questo “Age Of Chaos” mostra una maturazione della band sia a livello di composizione che di songwriting, così si va dalle gesta di “Conan il barbaro” al “Signore degli Anelli”, passando per poemi epici e battaglie, temi tanto cari ai “true defender”, omaggiando i già citati Manilla Road, ma anche ad esempio i primi Manowar e i Doomsword, il tutto realizzato con grande abilità ed uno stile per nulla succube dei suoi ispiratori.
Interessante è anche la cover realizzata dal tedesco Timo Wuerz, mentre l’album è disponibile anche in edizione limitata con dvd bonus contente making of, interviste e live shows. Per cominciare dunque i cinque si presentano con un brano acustico in cui fa la sua apparizione alla voce nientemeno che Mark Shelton, l’anima dei Manilla Road, dando ancora più qualità ad una ottima canzone dalle tinte nostalgiche e dai forti richiami al passato. Si entra nel vivo con un’altra traccia più che convincente come “Vampire Killer”, con buoni cambi di ritmo e riff ben studiati, mentre i clangori della battaglia introducono la seguente “Siegecraft”, canzone di stampo classico che si distingue per i cori soffusi del refrain, supportati ottimamente dalle chitarre di Tzortzis e Karazeris.
Arriviamo così a “Tower Of The Elephant”, dai ritmi più lenti e carica di un’atmosfera quasi triste (che si avverte soprattutto nella conclusione coi violini), in cui ben figura la batteria di Nick Papadopoulos, mentre l’andamento si fa più veloce e le chitarre più pesanti in “Deep Buried Faith” eccoci all’ottima “Dyvim Tvar”, dall’introduzione solenne con strumenti classici, dove il singer Marco Concoreggi da’ grande sfoggio delle sue abilità vocali mostrando una buona versatilità in un brano tra i più epici del disco, con ampi spazi alle parti strumentali.
“Sword Of Crom”, basata su buoni riff di chitarra, è una canzone suggestiva e dotata di una carica avvolgente che con la sua atmosfera riesce a catturare dal primo ascolto, e da quest’ottimo brano si continua su questi livelli con “Narsil (Reforge The Sword)”, traccia più diretta ma sempre d’effetto e di buona qualità, che precede uno dei pezzi migliori del disco, “Calm Before The Storm”. Quest’ultimo si caratterizza per i suoi cori e la varietà delle ritmiche, da parti veloci e più pesanti, a parti più lente e melodiche, a richiami solenni con archi e tamburi, così da rendere ancora migliore un album che già si qualifica come un ottimo lavoro.
La conclusione è affidata alla sognante e nostalgica “Dreams On Steel”, acustica come l’intro, così da chiudere degnamente con un brano melodico e suggestivo quello che si candida senza ombra di dubbio tra i migliori dischi epic metal dell’anno.
I Battleroar arricchiscono così il panorama musicale della loro terra (la Grecia ma se vogliamo anche l’Italia del singer Concoreggi), culla della cultura e della tradizione epica per eccellenza, con un lavoro ancora migliore del precedente, mai scontato e che li colloca di diritto tra le band da tenere d’occhio con una certa attenzione. Sicuramente “Age Of Chaos” è un album che non passerà certo inosservato tra i cultori del genere, e magari potrà anche catturare l’interesse di nuovi fans.


Recensione di Marco Manzi

tracklist

  1. The Wanderer
  2. Vampire Killer
  3. Siegecraft
  4. Tower Of The Elephant
  5. Deep Buried Faith
  6. Dyvim Tvar
  7. Sword Of Crom
  8. Narsil (Reforge The Sword)
  9. Calm Before The Storm
  10. Dreams On Steel

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