Sono passati più di cinque anni dalla nascita degli Scream, formazione lombarda nata in origine come cover band
di mostri sacri quali Iron Maiden, Helloween, Judas Priest, Saxon, Ozzy Osbourne ed altri ancora.
Non stupisce allora che il demo in questione ci ricordi in più frangenti e sotto diverse sfumature le band appena
citate.
"Closed Eyes" è il secondo album della band ed è stato pubblicato ormai oltre un anno fa. Il platter si articola in
quattro tracce, tutti brani scritti dalla band.
E sin dal primo ascolto è subito chiaro che gli Scream non si vogliono assolutamente distaccare da quegli anni '80 a cui devono la loro
formazione musicale. Convincente ed immediata è la opener "Dark Lord", punto di forza di questa canzone è che non perde di
efficacia col passare degli ascolti.
Ottimo il lavoro fatto dalla band su "Eternal Life", dagli acuti di Sandro Vitti, una sorta di incrocio tra Rob Halford
e Bruce Dickinson, ad un riffing non troppo complicato ma che ben si amalgama nel conteso. Trovo veramente interessante il lavoro svolto
dietro le pelli dal drummer Alessandro ed il solo di chitarra posizionato a 3/4 della canzone che riporta alla mente
i primi Iron Maiden.
Il solo maideniano di "Eternal Life" ci introduce la ancor più maidenina "The Sivler Sphere", a mio avviso la
meglio riuscita di tutto il lotto, un classico che raggiunge il suo picco massimo con l'intramontabile cavalcata nel
ritornello. E' qui che i chitarristi Alessandro Pilotelli e Mauri Botti si esprimono al 100%.
In chiusura troviamo la titletrack pezzo meno articolato del precedente ma comunque d'effetto e buono per
chiudere sia su album che in sede live.
In queste poche tracce gli Scream hanno dimostrato doti musicali non indifferenti, vederli dal vivo per credere!
Sito Web www.scream-hm.com
Recensione di Paolo Manzi
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