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Annihilator - "Schizo Deluxe" (AFM Records/Sure Shot Worx)

Line up:

Jeff Waters – Guitar, bass
Dave Padden – Vocals
Tony Chappelle – Drums
 

voto:

8,5
 

recensione

Folle, malato, eclettico. Più o meno così in tre parole descriverei “Schizo Deluxe”, undicesimo studio album degli Annihilator, un disco potente e originale sfornato dal gruppo canadese che ci restituisce un Jeff Waters veramente in grande spolvero, con riff ed assoli spettacolari e come sempre un’ottima tecnica.
Dave Padden, il cantante, sembra poi trovarsi meglio a suo agio rispetto al suo debutto im “All For You”, mentre dietro le pelli per le registrazioni ecco la novità del canadese Toni Chappelle, capace di sostituire senza rimpianti il buon Mike Mangini.
Registrato nel suo studio dallo stesso Waters, e prodotto ottimamente da Chris Coldrick, il disco non contiene ballate né altre cose del genere, risultando potente ed aggressivo dall’inizio alla fine, eccezione fatta per l’interessante inserimento di diversi effetti sonori tra le tracce, che cercano di introdurne il tema.
E’ infatti dopo una breve intro registrata che inizia l’ascolto vero e proprio di “Maximum Satan”, prima canzone del disco, una mid-tempo potente in perfetto stile Annihilator, con parti più tirate ed un buon ritmo, che attecchisce bene nella mente dell’ascoltatore. Più diretta e aggressiva è “Drive”, traccia tra le migliori del disco, veloce e composta di riff di chitarra di ottima fattura, che esaltano l’abilità dell’axeman canadese, il quale si cimenta in varie sperimentazioni, supportato da un buon Chappelle che martella a più non posso alla batteria. Questo è solo un assaggio di quello che sono oggi gli Annihilator, ed al suono di un aereo ecco che comincia “Warbird” più pesante come ritmo ma con la giusta cattiveria infusa dalla voce di Padden, che, come già accennato, dopo un disco di rodaggio sembra qui adattarsi meglio alle sonorità della band, con risultati più che positivi.
“Plasma Zombies” investe i timpani con la potenza della batteria, che sembra in simbiosi con la chitarra di Waters, facendone risultare un pezzo molto tirato fino all’intermezzo acustico, con effetti elettronici sulla voce, per poi riprendere perdendosi nell’aria con un effetto che ricorda i suoni del celebre gioco per pc space invaders (chi non ci ha mai giocato almeno una volta da piccolo?). Ma la canzone probabilmente più folle e catchy dell’album è “Invite It”, che punta ancora su riff veloci e articolati, mentre le linee vocali sono più pulite, assumendo uno stile tipicamente made in USA nei cori del refrain, che sicuramente non verrà apprezzato da tutti. Ricorda molto le sonorità dei Pantera di Phil Anselmo la seguente “Like Father, Like Gun”, brano che deve qualcosa anche ai Sabbath, e che rallenta un po’ il ritmo del disco.
Si riparte poi con riff a gran velocità su “Pride”, il cui testo è stato scritto da Dave Padden. Una canzone forse dal sound più moderno, che si conclude con l’accennato acuto finale del singer. Ottima la traccia seguente, “Too Far Gone”, caratterizzata da un thrash potente e diretto condito degli assoli di Waters, e che rievoca come impostazione i Megadeth. Unico piccolo calo nel disco lo si ha con “Clare”, mid-tempo in certe parti più su sonorità nu-metal, che si conclude comunque con l’ennesimo assolo del leader maximo Jeff Waters, mentre sicuramente migliore è la conclusiva “Something Witchy”, con cambi di ritmo frequenti e la giusta immancabile dose di follia che accompagna la band, con buona alternanza anche delle linee vocali, e in cui pregevole è l’assolo centrale che spezza il ritmo del brano. Pazientando per qualche secondo il disco si conclude definitivamente con degli effetti veramente fuori di testa (e anche un po’ demenziali), degni della folle mente geniale che sta dietro a questa band, e che con questa release sembra proprio aver fatto nuovamente centro: Jeff Waters.
“Schizo Deluxe” è quindi un disco registrato con un ottima qualità e che trasmette energia dall’inizio alla fine, rappresentato inoltre molto bene dal particolare artwork della cover. Le parti di chitarra e di basso sono state curate interamente dal chitarrista canadese, qui in ottima forma e con ampie dosi di creatività, il quale sembra aver ritrovato la giusta dimensione con gli altri membri, permettendosi anche grande libertà a livello di sperimentazione e originalità, con eccellenti risultati.
Che aspettate a correre dal vostro rivenditore di fiducia a farvene mettere una copia da parte?

Recensione di Marco Manzi

tracklist

  1. Maximum Satan
  2. Drive
  3. Warbird
  4. Plasma Zombies
  5. Invite It
  6. Like Father, Like Gun
  7. Pride
  8. Too Far Gone
  9. Clare
  10. Something Witchy

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