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recensione

Secondo album per i fioentini Juglans Regia, progetto musicale nato nel 1992 per iniziativa di Massimilano Dionigi (Chitarra), Alessandro Parigi (Voce) e David Carretti (Batteria). Inizialmente il nome del gruppo era Raising Fear e la loro musica era molto influenzqta dall’Heavy Metal inglese dei primi anni ’80 (come dimostra il demo “The Lst Gate” uscito nel 1993). Quando il gruppo decise di cantare “anche” in italiano, il monicker del gruppo divenne l’attuale Juglans Regia, dal latino “Noce Reale”. Con tale denominazione il gruppo ha inciso diversi demo (“Juglans Regia” del 1995, “Il Sogno” del 1997 e “Sinusoide/Grigio” del 1999).
Le varie registrazioni mettono in mostra chiaramente la volontà del gruppo di cercare un suono sempre più personale, senza però rinnegare le basi metal-rock che li avevano influenzati all’inizio. Nel 1999, con l’entrata in formazione del tastierista Lapo Martini, il gruppo decise che era arrivato il momento di fare veramente le cose seriamente: infatti tra il 1999 ed il 2001 furono composti vari brani, di cui cinque entrarono a far parte del primo Cd autoprodotto della band (“Prisma” pubblicato nel 2002). In questo primo lavoro della band si nota in maniera molto evidente l’opera del nuovo membro della band, che ha portato un ulteriore cambiamento alle sonorità del gruppo. Tra il 2002 ed il 2003 il gruppo registrò il brano “Freddo” per la compilation “AKOM-PILATION 001” uscita nel 2004. L’uscita di Lapo Martini dal gruppo provocò un relativo sbandamento che fu risolto nel 2004 con la decisione, da parte dei altri membri, di proseguire con la formazione a quattro elementi. Ed è con la seguente formazione (Alessandro Parigi alla voce, Antonello Collini alla chitarra, Massimiliano Dionigi al basso e David Carretti alla batteria) che, nel 2005, i Junglans Regia sono entrati negli studi Pianeta Musica/Orbit Studio di Campi Bisenzio per dare alla luce “Controluce” (scusate il gioco di parole non voluto). L’album si apre alla grande con “Il Prossimo Errore”, un brano che mette subito in mostra quanto il gruppo sia maturato nel corso degli anni: infatti il brano alterna delle vere e proprie sfuriate chitarristiche a momenti in cui la melodia la fa veramente da padrona. Un maestoso giro di basso introduce “Magnifica Ossessione”, altro pezzo che riesce a coinvolgere sin dal primo ascolto, grazie ad un cantato molto coinvolgente e ad una sezione ritmica veramente travolgente, grazie ai riff assassini della chitarra di Collini ed al titanico lavoro della batteria di Carretti e del basso di Dionigi. Seguono a ruota “Riflessi” e “Il Vento” e “Quel Che Sembra...”, tre brani che ricordano molto le sonorità che caratterizzavano i primi Litfiba. Ed infatti le linee vocali di Parigi ed i riff di chitarra di Collini ricordano molto lo stile della premiata coppia Pelù/Renzulli, ritagliandosi però degli spazi in cui far esplodere tutta la loro energia e potenza, inframmezzati da “L’Ultimo Respiro, un pezzo in cui il gruppo torna alle sue origini rock e metal. infatti questo brano è una vera e propria scarica di adrenalina che ha l’effetto di una scossa alla 220V, grazie a dei riff micidiali ed aun cantato aggressivo ma mai scontato. Ottimo il lavoro del basso di Dionigi che in alcuni punti sembra duettare con la chitarra di Collini come ai bei vecchi tempi dei Deep Purple. Bisogna però dare merito al gruppo di aver trovato il modo di conservare sempre una cera originalità nel proprio sound, anche se le influenze rock e metal anni ’80 emergono prepotentemente.
Devo ammettere che questo album è prodotto veramente bene, il sound è pulito ed i brani scorrono che è un piacere. Spero solo che il gruppo prosegua per la strada che ha imbracciato, dato che i presupposti per un’ottima carriera musicale ci sono tutti.

Sito Web = www.juglansregia.com

Recensione di Donato Tripoli

tracklist

1. Il Prossimo Errore
2. Magnifica Ossessione
3. Riflessi
4. Il Vento
5. L’Ultimo Respiro
6. Quel Che Sembra ...