Questo quartetto proveniente da Borgoticino(No) si tuffa nel girone delle metal band con Sediments, il primo demo registrato nel novembre del 2004.
Cinque brani compongono il disco tra cui un intro molto accattivante, una melodia di organo che mi porta alla mente il volto grottesco del mio caro King Diamond; la scelta di questa introduzione si rivela essere una mossa azzeccata che prepara l’ascoltatore ad accogliere il primo brano vero e proprio del disco.
Andiamo quindi ad incontrare “Kill” in cui dei bicordi maestosi fanno da prefazione per un riff di chitarra che andrà poi a trascinare gli altri strumenti costituendo a mio parere il miglior pezzo del demo.
Giovanni Bucelloni propone un growl sempre accuratamente appoggiato sulle parti strumentali il cui a volte si alterna a una voce pulita che credo sia quella del chitarrista Derksen. Questa apporta ai brani un ingrediente che in alcuni punti rende la ricetta un poco crossover, ingrediente che si fa maggiormente sentire nel motivo “Face your Fears” e che secondo la mia opinione (non essendo io un amante del crossover o nu-metal) penalizza gli Steadfast.
Per quanto riguarda la struttura delle canzoni direi che le parti sono tutte ben collegate tra loro, componimenti basati su parti in generale semplici sotto l’aspetto tecnico ma costruiti in modo logico per far sì che una canzone sia veramente una canzone (questa vuol essere una frecciatina a gruppi che per comporre dei brani prendono un libro di esercizi tecnici e ne eseguono uno di seguito all’altro fino a giungere alla durata desiderata).
Il disco è totalmente privo di assoli di chitarra, ma questo particolare non fa perdere punti al demo data la struttura dei brani che permette di non sentirne assolutamente la mancanza.
Parlando del suono, la produzione è stata curata in modo da giungere a un prodotto finale di buona fattura mentre per esprimere un commento riassuntivo sulla creatività del gruppo direi che i 4 ragazzi ci san fare anche se, come già affermato in precedenza, non apprezzo alcuni spunti crossover riscontrati soprattutto in alcune linee vocali, comunque complessivamente presenti in minima quantità.
In definitiva credo che Sediments possa rappresentare un gradito biglietto da visita per gli appassionati del genere.
Website: www.steadfastmetal.com
Recensione di Mattia Berera
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