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Elsesphere - "Blind Leading The Blind" (Lucretia Records/***)

Line up:

Jonny “Bix” Berndtsson – vocals
Joakim Floke - Keyboards
Lollo - bass
Mikael Kvist - Drums
Mikael Bergmalm - Guitars
 

voto:

8,5
 

recensione

Interessante il genere proposto da questi cinque svedesi: un bel progressive metal riccamente farcito da parti atmosferiche eseguite con tastiere e sintetizzatori. Non tralasciando però parti più pesanti con chitarroni e batteria in puro stile metal.
Bellissima pure la voce del singer Jonny “Bix” Berndtsson, che si esprime mediante clean vocals. In questo lavoro il cantato growl o eccessivamente urlato, è per fortuna assente: sicuramente rovinerebbe l’armonia perfetta del disco. In alcuni brani, a dare manforte al singer, subentra una voce femminile che sicuramente non da fastidio, anzi.
Blind leading the blind è aperto da una breve intro che risulta essere in contrasto con gli altri otto brani componenti il disco che sono molto lunghi, ma non per questo noiosi: essi hanno il potere di incantare chi ascolta fin dal primo accordo e di teletrasportarlo direttamente nel mondo privato degli Elsesphere.
Ma sicuramente, questo ipotetico “mondo”, non è un posto allegro dove risiedere: i brani trattano tematiche molto oscure che parlano del malessere generalizzato che affligge la nostra povera società. E anche la situazione (precaria) dell’essere umano, non è stata tralasciata nel songwriting.
Ma al contrario di ciò che si potrebbe pensare, queste tracce non sono lente, melmose o deprimenti, ma ben si molto veloci, piene di brio, e a tratti quasi allegre. Ad esempio Luna sea è composta da riffoni ultra potenza che rasentano il power metal. Assieme alla bella Season in hell potrebbero tranquillamente venire passate nelle radio, per essere “consumate” da ascoltatori non avvezzi a masticar metallo.
Altro brano degno di nota è sicuramente “Andromeda Strani” con la sua bellissima ed eterea intro eseguita completamente a tastiera e la sua melodia lenta e fortemente atmosferica. Oppure la potentissima “Waging a war” che non manca di dare una bella scossa energetica: tutto ciò è molto metal, non c’è che dire.
Questo è senz’altro un album adatto a tutti coloro che, stanchi delle solite sonorità hanno voglia di dare una rinfrescata ai loro ascolti.

Recensione di Elisa Mattei

tracklist

  1. Intro (mental)
  2. Hole inside my head
  3. Mastermind
  4. Luna sea
  5. Andromeda strain
  6. Waging a warLast night an earth
  7. Season in hell
  8. Requiem for a dream

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