The Masters of Doom are back ! E alla grande ! Dopo anni di silenzio eccoli nuovamente qui con un nuovo lavoro a dir poco entusiasmante.
E' vero che con il nome di Candlemass sono usciti altri tre dischi dopo lo storico disco Live (rispettivamente nel 1991-1998-1999) ma qui sto parlando di un disco con alla voce Messiah Marcolin ... e scusate se è poco ! Da Tales of Creation del 1989 Messiah non registrava con Leif e soci e non avendo sentito altri suoi lavori temevo chissà cosa ...c'è da dire però che nel tour della reunion del 2002 (ero al WOA) erano in gran forma tant'è che mi era sembrato di assistere a quel fantastico concerto del 1990 che ha dato vita al loro album Live ...
Sta di fatto che tutte le paure sono scomparse appena messo nel lettore questo nuovo lavoro che si apre con la travolgente "Black Dwarf",sicuramente una delle canzoni che dal vivo saprà maggiormente esprimere il suo perchè (così come "Seven Silver Keys" e "Witches" ).
Ma senza soffermarmi su tutti i brani (non voglio togliervi tutto il gusto di scoprire questo nuovo gioiello del metal) posso dire in generale che questo è un disco semplicemente fantastico ... le atmosfere ,le sonorità ,i riffs, i ritmi (dal cadenzato ,al mid tempo spacca collo ai ritmi ossessivamente lenti e ripetitivi ...) sono quelli dei Candlemass (con la loro innegabile influenza black sabbathiana ... basti pensare a quanto "Born in a Tank" somigli a Children of the Grave !!) targati anni '80, ma con un qualcosa di più (oltre a dei suoni più "moderni" ma sempre "naturali") : ho sempre apprezzato il lavoro delle chitarre ma in questo disco le parti soliste sono da brivido ...esecuzioni impeccecabili ovviamente, ma soprrattutto gran gusto ! Canzoni come "Assassin of the Light" e "The Day and the Light" ne sono chiaro esempio ...
Un discorso a parte va fatto per "Copernicus" ,la miglior canzone del disco ( e fra le migliori dell'intero repertorio della band,tolta At the Gallows End ,ovviamente). Una canzone oscura,caratterizzata da epici cori ( novità per la band ) che riescono ad affascinare e intimorire contemporaneamente l'ascoltatore ... sonorità molto anni '70 ( vicine a quelle di Jesus Christ Superstar,tanto per intenderci) e un finale "inaspettato".
Un disco che a merito potrà entrare nella storia dell'HM ...da prendere senza pensarci due volte!
Vi consiglio di leggere l'intervista che ho fatto ad un disponibilissimo Messiah per sapere qualcosa in più della nuova vita dei Candlemass ... Doom or be doomed !!
Recensione di RIG ap BRIG
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