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recensione

Gli Apostasy sono un gruppo svedese dedito ad un black metal condito di elementi sinfonici, una cosa ormai molto comune. Un genere che tonnellate di gruppi ormai hanno esplorato in lungo e in largo rendendo ormai molto difficile il già arduo compito di sfornare qualcosa di innovativo in questo campo. Gli Apostasy con questo loro debutto intitolato "Cell 666" ci provano, e "toppano". Non che sia un brutto cd, anzi è un bel cd, godibile, ottimamente prodotto e ben suonato da ascoltare una volta ogni tanto però non porta niente di nuovo con sé. La prima traccia "Crowned in Thorns" sembra un sunto dell'album "Enthrone Darkness Triumphant" dei Dimmu Borgir con il cantato che assomiglia in maniera incredibile a quello Shagrath, non tanto come timbro vocale ma come linee ed effetti usati sulla voce. Cantato che rimane sempre simile anche negli altri pezzi dell'album così come le parti sinfoniche o semplicemente pianistiche che si avvicinano al limite del plagio ai soliti Dimmu. "Infernal Majesty" si distacca, almeno strumentalmente, dai suddetti Dimmu Borgir e si avvicina a lidi un po' più thrash risultando tutto sommato un bel pezzo. Il resto del cd sembra un tributo ai Dimmu Borgir, con alcuni pezzi che sono proprio identici (il riff centrale di "Mourning Palace" all'interno di "Icon" è l'esempio più lampante) e altri che un po' si distaccano per avvicinarsi al thrash ma che comunque sono solo dei piccoli accenni. In fin dei conti questo è un buon cd per chi non cerca qualcosa di innovativo ma si accontenta di sentire la stessa solfa trita e ritrita. Per gli altri un cd che si può lasciare tranquillamente sullo scaffale.

Recensione di Simone Bonetti

tracklist

1. Crowned in Thorns
2. Infernal Majesty
3. Cell 666
4. Icon
5. 7th Throne
6. Beneath the Life of Prophecy
7. Reign of Chaos
8. Beauty of Dreams
9. Metemphychosis