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recensione

Diamo ora un’occhiata alla scena underground con i Last Souls, gruppo di giovani provenienti da Lamezia terme. Il demo in questione, intitolato “Inner Voices” è composto dai canonici tre pezzi.
Il primo pezzo “The Martyr” denota caratteristiche tendenti al black, molto lineare e con scarsissimo mordente. Le chitarre sono suonate in modo piuttosto preciso, non male l’arrangiamento della batteria, peccato solo che questa non sia suonata, ma campionata con suoni deplorevoli. La voce del singer principale Enrico, che presenta un growl piuttosto profondo, anche se non modulato nel migliore dei modi, scarseggia nello screaming, che oltre ad essere flebile è pure parecchio effettato. Se anche la durata non fosse di sette minuti e mezzo nessuno lo rimpiangerebbe.
“We Will Rise”, ha caratteristiche più malinconiche, è meno noiosa, a tratti interessanti e pare suonata con maggiore convinzione, le chitarre sono sempre molto precise, molto azzeccati gli inserti di tastiera, mentre la voce continua ad essere pessima, sorgono dei dubbi sul fatto che possa essere una scelta voluta, perché non penso si riesca a fare peggio di così…
L’ultima “Voices” ha tratti in comune con la precedente, un’ arrangiamento piuttosto semplice delle chitarre nella parte iniziale viene reso valevole dall’ intervento del basso, che sembra fare capolino per la prima volta. Il feeling del pezzo si avvicina in diversi punti al metal più classico. Ancora complimenti ai chitarristi. Molto meritevoli le voci pulite alla fine del brano.
Non male la composizione degli ultimi due pezzi, piuttosto banale quella del primo (in particolare se si effettua un confronto).
La qualità dei suoni delle chitarre è pessima, come del resto poco o nulla meritano i suoni della batteria. Il basso e le tastiere invece hanno suoni accettabili.
Complimenti ad Andrea per gli arrangiamenti di basso e tastiera, se pur infrequenti.

Recensione di Lorenzo Canella

tracklist

1. The Martyr
2. We Will Rise
3. Voices