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recensione

I Such a surge, con rinnovata line up, sono giunti al loro 10 album, (Alpha appunto), ma secondo me il quintetto teutonico, non ha bene in chiaro il concetto di Hardcore / Metalcore. In fatti sulla carta il genere proposto dal quintetto, sarebbe proprio quello, ma sentendo il disco, l’ascoltatore si accorge ben presto che la band propone una specie di crossover fortemente ispirato dai Linkin park (sopprattutto in Mission erfüllt, con qualche lieve spruzzatina di System of a down.
Nel complesso il lavoro è fortemente noioso, in fatti le 12 tracce, si susseguono tutte uguali. Nessuna di esse, ha il potere di restare nella testa, dopo che si è spento lo stereo, per poi essere di conseguenza canticchiate.
Meno male che a salvare almeno in parte questo inutilissimo lavoro accorrono Zu allem bereit, Radiosong e Blender, che con la loro, si fa per dire “potenza” (comunque lungi da quella di vere band Hardcore / Metalcore quali Agnostic front e Caliban), riescono almeno a tenere sveglio l’ascoltatore. Peccato che i Such a Surge, puntino praticamente tutto sulla batteria, rendendo quasi inutili gli altri strumenti. Inoltre, il secondo voocalist, che funge da coro, è la peggiore trovata di questo album, Dal momento che i cori praticamente non si sentono. Evitabilissima, era pure la patetica voce femminile in Nachtaktiv. Come ben sappiamo, il Metalcore, è un genere duro, sporco e sopprattutto, senza compromessi, ma i nostri, SAS, sembrano volere sbarcare direttamente su MTV (ascoltare Mein tag, il più commerciale dei pezzi in questo Alpha, per credere).
Le 12 tracce di Alpha tratterebbero temi politici dando man forte al regista Michael Moor nel denigrare il rieletto George W. Bush. Peccato che la loro musica sia scialba e priva di mordente, quindi, il presidente degli stati uniti, non ha nulla da temere dall’attacco di questi 5 germanici, che per di più cantano in tedesco. In fine scusate il mio senso dell’estetica ma quella orribile faccia di scimmia su sfondo nero stampata sulla cover del disco, potevano anche evitarcela.
Verdetto: questo disco è solo per i nu metallers più incalliti (fra i quali, io non mi classifico), tutti gli altri lo evitino: non ne sentiranno certamente la mancanza.

Recensione di Elisa Mattei

tracklist

1. überfall
2. O.K.
3. Was jetzt?
4. Alles was mir fehlt
5. Zu allem bereit
6. Radiosong
7. Mein tag
8. Instant replay
9. Nachtaktiv
10. Blender
11. Mission erfüllt
12. Monster