Il portale della musica Heavy Metal

www.holymetal.com
 
 
sei in Home » Recensioni » Lunocode - "Celestial Harmonies" (Spider Rock Promotion/Selfprod)
elenco recensioni

Lunocode - "Celestial Harmonies" (Spider Rock Promotion/Selfprod)

Line up:

Daphne Romano – vocals
Paride Mazzoni – guitars, keyboards
Giordano Boncompagni – guitars
Francesco Rossi – bass
Perseo Mazzoni – drums, percussions
 

voto:

7
 

recensione

“Celestial Harmonies” ci arriva dalla Spider Rock Promotion, italianissima label di promozione in digitale che presenta l’ennesima gemma dell’underground tricolore, i Lunocode.
Lunocode, quintetto dedito al progressive metal di scuola americana, Dream Theater su tutti, ma anche divagazioni che ricordano le produzioni Magna Carta, ma soprattutto , tanta tanta qualita’ sia in fase compositiva sia in fase di realizzazione del progetto.
Il quintetto è guidato dalla vocalità molto particolare di Daphne Romano, non avvicinabile ad altre voci sinora riscontrate, o almeno, non cosi’ facilmente catalogabile, in quanto molte sfaccettature e molte inflessioni ricordano varie cantanti donne come anche in certi frangenti la commovente teatralita’ di un novello Geoff Tate!
Le danze si aprono su “Sin Cara”, pezzo con forti connotazioni progressive, di stampo americano ma anche un certo sapore italiano, una ricerca per la melodia e una tecnica che non sia fine solo a se’ stessa, bella da guardarsi nello specchio senza trasmettere nulla; la voce di Daphne è sostenuta magistralmente dalla sezione ritmica formata da Francesco Rossi e Perseo Mazzoni, mentre le due asce giocano una partita tutta loro nei solos.
“Heart of the world” parte con un giro da brivido di chitarra acustica, accompagnata da un sognante flauto, quasi a celebrare i fasti dei Jethro Tull, per poi lasciare il passo al pathos vocale di Daphne, un inizio malinconico che fara’ subito breccia in ogni cuore “metallico”, si creera un cantuccio tutto suo nei nostri cuori come lo ha gia’ fatto nelle nostre orecchie; lo svolgimento e’ lento e cadenzato senza scadere nel melenso o nel gia’ sentito, grazie anche all’inserimento di percussioni che portano ritmo e sapori lontani, quasi caraibici.
“Indifference” vede la partecipazione di una delle grandi anime del panorama metal italiano, quell’Olaf Thorsen che, con Labyrinth e Vision Divine ha portato alto il vessillo tricolore nel mondo; il pezzo sembra fuggito da una session per “images and words”, parente stretto di quell’ “Under a glass moon” che tanto aveva nobilitato un disco gia’ di purissimo valore; nei suoi nove minuti e passa i nostri regalano passaggi interessanti e spunti mai banali, senza scadere in tecnicismi fini a se stessi come dicevamo prima, salvaguardando la qualita’ delle note suonate e non tanto la quantita’.
“Misty visions o fan ordinary day” è il pezzo che avvicina stranamente i nostri ai Gathering del periodo Anneke Van giersbergen, nel loro periodo “space” e piu’ riflessivo, non tanto Mandylion quanto “night ime birds” o anche “how to measure…”, e qui Daphne si avvicina per teatralita’ e drammaticità nei toni e nel cantato ad Anneke, supportata da un lavoro di cesello fatto dalle chitarre e soprattutto da una tastiera sempre presente e mai banale.
Il disco si chiude sulla suite da quasi mezz’ora, vera piéce de résistance del gruppo, una suite in diversi movimenti che sicuramente avra’ deliziato i padiglioni auricolari di colui che si è occupato del master del cd, quel Ronan Chris Murphy che tra gli altri ha lavorato con i King Crimson, giusto per citare una band che di progressive e di musica di “avanguardia” è stata vessillo e portabandiera nei 70’s.
Tra cambi continui, breaks, samples che rendono ancor piu’ rarefatta l’atomosfera, fino a passagi dove le due chitarre di Giordano e Paride rubano la scena agli altri relegandoli a ruoli da comparse, una fuga e un rallentamento brusco, senza segno di continuità.
Cos’altro vogliamo o possiamo dire se non BRAVI Lunocode!


Recensione di Lorenzo C.

tracklist

  1. Sin Cara 5:34
  2. Heart of the World 6:10
  3. Indifference (feat. Olaf Thorsen) 9:33
  4. Misty Visions of an Ordinary Day 6:27
  5. The Origin of Matter and Mind 29:34

Archivio Foto

 

Recensioni demo

Siamo alla ricerca di un nuovo addetto per la sezione DEMO, gli interessati possono contattare lo staff di Holy Metal, nel frattempo la sezione demo rimane temporaneamente chiusa.

Wofango Patacca

Segui le avventure di Wolfango Patacca il boia di holymetal.com