Dalla collaborazione di NoLoser Records con la webzine UndergroundZine vede la luce questa nuova compilation MP3 goes metal; la NoLoser non è nuova a questo tipo di operazioni, datosi che questo mp3goesmetal non è il primo volume ma gia’ un nuovo parto di una sperimentazione già collaudata.
Cinquanta gruppi…Cinquanta gruppi hanno preso parte a questa compilation, tra loro nomi che hanno gia’ sul mercato prodotti molto interessanti, mi riferisco a Origod, che ho avuto il piacere di recensire, o Until Graves, anche loro comparsi nella sezione demo promo di Holymetal, a gruppi che stanno consolidando la loro posizione e visibilità all’interno della scena come Adimiron, Burnin Black a band gia’ piu’ che affermate ma che danno alle bands dell’underground una manoe una possibilità come gli inossidabili White Skull!
Con cinquanta bands è ovvio lo spaesamento del sottoscritto, messo sotto il fuoco di diversi generi, diversi modi di intendere la nostra amata musica; ci sono proposte che hanno un possibile futuro mentre altre che, sono gia’ destinate a una fine senza infamia e senza lode o peggio finire nel dimenticatoio per l’infima qualita’.
Certo mettere a confronto sia la registrazione sia la qualita’ del brano dei Burning Black con il brano degli Akatosh è ingiusto, i due gruppi si muovono in due genere e ambienti differenti, ma la differenza è abissale, dalla registrazione troppo raw degli Akatosh; all’infantile testo della canzone, un raw black in italiano, spero frutto della goliardia e genuino prodotto, mentre dall’altro lato troviamo professionalita’, tanta qualita’, un brano di hard n’heavy che ricorda i migliori Pretty Maids o le cose fatte in passato dai Victory o dai Jaded Heart nel recente passato.
Forse la disomogenetia’ della compilation non mi aiuta a focalizzare quali possano essere gruppi realmente validi, oltre a quelli che ho gia’ citato, forse restringendo la “forchetta” dei generi da presentare si sarebbe ottenuto anche un impatto maggiore, comunque il progetto è da lodare e da supportare; poiché si passa dall’hardcore dei Collapse al raw black dei Akatosh all’heavy metal canonico e cantato in italiano dei 373° K al nu metal dei DASD-DM all’ottimo power dei Devious Mine, molta carne al fuoco come dicevo.
In definitiva un prodotto che da una panoramica interessante, anche se confusa, dell’underground italiano, mettendo in luce quanto le bands italiane per cio’ che riguarda il potenziale, se supportate a dovere non sono seconde a nessuno in europa!
Recensione di Lorenzo C.
Siamo alla ricerca di un nuovo addetto per la sezione DEMO, gli interessati possono contattare lo staff di Holy Metal, nel frattempo la sezione demo rimane temporaneamente chiusa.