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recensione

Tornano i prolifici True Metallers cileni Battlerage, con la terza fatica sulla lunga distanza, a due anni dal precedente “Blood, Fire, Steel”.
Nulla è cambiato e presumo che nulla cambierà mai nel sound di questo act sudamericano, dato che il titolo “True Metal Victory” parla da sé, un concentrato di granitici riff ed una possente sezione ritmica accompagnano la voce sgraziata in stile Boltendahl (Grave Digger) del frontman Fox-Lin Torres.
Ha fatto quindi bene la nostrana Metal On Metal Records ha dare di nuovo fiducia al combo di Santiago? La risposta è: certamente sì, poiché anche se non si vuole aggiungere nulla in termini di originalità, è necessario un maledetto gusto per l’ Heavy Metal nel comporre anthem quali “Raw Metal” o il mid tempo di “Black Sunday (La Maschera Del Demonio)”, quest’ultima tratta dallo storico horror di Mario Bava del 1960, dal quale sono stati estratti spezzoni in lingua originale, che rendono ancor più cupa la song!
Abbiamo certamente ancora bisogno di certi dischi nel 2011, dato che coloro che ci hanno fatto sognare, vedi Manowar, Running Wild (appena riformati/o tra l’altro!) o i Grave Digger stessi, stanno vivendo dei momenti non proprio esaltanti in fase compositiva, si sa che in questi casi la risposta arriva dall’underground, come per i Battlerage, che non hanno nulla da invidiare agli ultimi lavori delle blasonate bands sopracitate, anzi…
Daniel Romàn si rivela chitarrista roccioso e dal buon gusto solistico, Francisco Vera dietro le pelli rende inarrestabile la marcia dei Battlerage, anche se per “True Metal Victory” hanno scelto parecchie andature cadenzate, ma per questo non meno affascinanti, si ascolti “My Will Be Done” per credere, prima che la furia di “Warlock’s Epitaph” ponga fine alle ostilità.
In definitiva se volete Heavy Metal, solo Heavy Metal e nient’altro che Heavy Metal, il nuovo album dei Battlerage vi metterà l’anima in pace (o in guerra?), regalandovi quaranta minuti di headbanging sfrenato ma di qualità, monolitico come un cubo d’acciaio e tagliente come la bipenne in copertina, d’altronde proprio in Cile direbbero: “El True Metal unido, jamàs serà vencido!”

Recensione di Alessio Aondio

tracklist

1. Battlepath
2. Return Of The Axeman
3. Blood On Iron
4. Raw Metal
5. Black Sunday (La Maschera Del Demonio)
6. The Serpent Slumber
7. Stygia
8. My Will Be Done
9. Warlock’s Epitaph