Esordio su disco per i Confront Hate, una giovane band portoghese con l’intento di suonare un banalotto thrash/groove figlio di formazioni quali Sepultura, Machine Head e Pantera, insomma una sorta di Extrema portoghesi. Cattiverie a parte "Diabolical Disguise Of Madness" è il primo vero grande passo per questi ragazzi, un disco composto da otto tracce per quarantaquattro minuti di musica che si muove sulle coordinate classiche del genere, dalle ritmiche groovy corpose al lavoro di batteria molto scandito e preciso, con la classica voce urlata tanto cara al nostro amato Phil Anselmo. Qualcosa di buono affiora durante l’intero ascolto, la sensazione è quella di una creatura ancora in rodaggio e al momento priva di determinati elementi capaci di elevarla sopra l’oceano di band che galleggiano nel puro anonimato. Quanto di buono viene evidenziato soprattutto nelle parti melodiche e ragionate, come accade per esempio nella titletrack o nell’incedere della conclusiva "Feeling The Silence", entrambi pezzi che però vedono nell’altra faccia della medaglia un passaggio all’anonimato più imbarazzante quando si tenta di passare in modalità aggressiva. L’impressione è quella di una compagnia di amici amanti delle band sopracitate che vogliono per ora tentate di emulare i loro idoli in attesa di trovare una dimensione nella quale navigare, certo c’è però il detto che se la montagna non va da Maometto allora Maometto va alla montagna, questo dovrebbero ricordarselo la prossima volta i Confront Hate. Per ora di interessante non c’è assolutamente nulla da segnalare, compresa l’orribile copertina veramente inguardabie, per il resto se cercate qualcosa di nuovo e accattivante guardate altrove.
Recensione di Thomas Ciapponi
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