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Asgard - "The Seal Of Madness" (My Graveyard Productions/***)

Line up:

Federico "Mace" Mazza: voce
Davide "Dave" Penoncini: chitarra
Alberto "Alby" Penoncini: chitarra
Renato "Reno" Chiccoli: basso
Rudy Mariani: batteria
 

voto:

9
 

recensione

NO, ve lo dico molto sinceramente, non pensavo che nel 2011 potesse uscire ancora un disco come questo, nonostante tutti i mesi escano stupendi esempi di Heavy Metal fatto con cuore e passione, il qui presente “The Seal Of Madness” non ci fa letteralmente credere alle nostre orecchie, tanto devastante risulta il muro sonoro costruito dagli Asgard, attivi già da sette anni ma giunti solo ora al debutto sulla lunga distanza.
Il quintetto di Ferrara, dopo un paio di demo e la consueta gavetta, fatta di svariati concerti, tra i quali spiccano senza dubbio quelli di supporto a Praying Mantis/Grim Reaper e Flotsam & Jetsam, nonché Phantom X o le glorie nostrane Sabotage, avevano già lasciato nel sottoscritto un gradevolissimo ricordo, punto primo poiché adoro il Power/Speed al quale la band fa riferimento e, soprattutto per la qualità dei loro brani, tanto su cd, quanto sulle assi di un palco!
Ma, “The Seal Of Madness” va oltre ogni rosea aspettativa, rendendo DEVASTANTE ogni singola nota di esso, tant’è che, se voleste provare un piccolo gioco perverso che consiste nel “trova il difetto”, probabilmente desisterete esausti, trafitti dai nove proiettili sputati dalla 44 Asgard Magnum.
Alcune canzoni contenuti in questo compact disc infatti, non sono di nuova concezione, ma, i cinque pezzi che, in un modo o nell’altro, venivano proposti dagli Asgard, qui riarrangiati e lucidati a dovere, godono del lucente restyling messo in atto, come se la possente Excalibur fosse stata intinta in un lago d’acciaio e, ne uscisse ancor più mortifera di prima!
Grazie all’ attacco al fulmicotone della doppietta “Disciple”/“I Spit On Your Hands”, rimaniamo immediatamente tramortiti dalle progressioni dinamiche in chiave Speed, sia delle due chitarre di Davide e Alberto Penoncini, sia dalle high pitched vocals di Federico “Mace” Mazza, qui, come in altri frangenti, accostabile addirittura all’alieno John Cyriis!
Tempo di title track, “The Seal Of Madness” racconta la vicenda di copertina, ovvero la “licantropizzazione” metallica che, da ragazzo innocente, ti fa diventare una bestia assetata di chitarre distorte e ritmiche forsennate, pregi ampiamente posseduti dall’ act estense.
La più epica “With Your Shield Or On It”, mette in mostra il gran lavoro di Rudy Mariani alle pelli, impegnato in un’egregia prestazione, sia su tempi più tirati che, in situazioni variegate come il caso di questa ennesima perla di maturità targata Asgard.
Il bello di questo debutto è proprio che, quando si pensa che gli Asgard ci abbiano regalato la track migliore del lotto, ecco che si superano subito dopo, anche perchè “Army Of Darkness” va a citare direttamente gli Helstar, rievocandone l’alone malvagio e oscuro di dischi quali “Nosferatu”, ma è solo una piccola assonanza, poiché la voce di Mace rende il tutto inconfondibile, sia nella spezzata violenza iniziale che nel triste intermezzo arpeggiato, fino al crescendo conclusivo, che rende la suddetta canzone come una degli esempi più appropriati per descrivere le potenzialità (totalmente espresse!) di questa piccola GRANDE band.
Se “Fury Of Darkness” serve a toglierci ancor di più il respiro, complice l’intensità d’esecuzione e la breve durata, con un gran bel chorus ed un riffone “dritto per dritto”, ecco che “The Age Of Steel”, avanza cadenzata e marziale, fiera dell’ennesima prova sopra le righe di Herr Mazza, qui, lo dico da super fan, paragonabile niente popò di meno che a sua maestà Michael Kiske, toccando tonalità altissime ma non in falsetto, pregne di quella potenza melodica che ci ha fatto innamorare dei due “Keepers”, il tutto finalizzato all’accelerazione del ritornello, con un’intensità che da più di vent’anni non possiedono nemmeno le Zucche di Amburgo!
“Hellbreaker”, tragica e tirata, sarà di sicuro un altro highlight per gli Asgard on stage, presenta infatti un coro anthemico da sbraitare a pieni polmoni, con tanto di chiusura in “slow motion”, giusto per non farsi mancare proprio nulla!
Purtroppo “The Seal Of Madness” è composto di soli nove pezzi, quindi giungiamo all’epilogo con “Asgard Invasion”, dove ritorna l’intransigenza dei primi Agent Steel che ci lascia solo le forze per schiacciare di nuovo play e ricominciare da capo ad ascoltare il primo CAPOLAVORO estrapolato dalle menti dei giovani Asgard.
Se pensate che io abbia esagerato nel descrivere questa goduria sonora lunga trentasette minuti, vorrei prima che degnaste “The Seal Of Madness” almeno di un ascolto, tralasciando magari il pedissequo genuflettersi a bands pluriblasonate ma prive di idee da lustri, gli Asgard hanno fame di farsi conoscere, hanno anche tutte le carte in regola per essere apprezzati nel panorama Heavy Metal internazionale: SOLO pezzi killer, esecuzione perfetta e anche una produzione al passo coi tempi, (necessitante forse di un pochino di basso distorto in più, che avrebbe premiato l’egregio operato di Renato Chiccoli ma, è solo voler cercare il pelo in uovo perfetto), che non fa che aumentare la loro potenza di fuoco .
Cercando un paragone “calcistico”, gli Asgard non attendono che l’ascoltatore cerchi di servirli con palle buone per finalizzare e prendersi tutti i meriti come un bizzoso fuoriclasse, al contrario, da indispensabili terzini, entrano chirurgicamente in tackle scivolato, guadagnando la sfera e avanzando così implacabili verso la meta.
“The Seal Of Madness”, uscito per My Graveyard Productions (cane da tartufi per la qualità inossidabile!), è lì che vi aspetta, se vogliamo dirla tutta, costa anche di meno delle cagate che le majors vi propinano come imperdibili, questi ragazzi ce l’hanno messa tutta e i risultati sono sbalorditivi, compratelo, anche “solo” per poter affermare che il panorama H.M. della nostra piccola penisola non ha rivali, grazie Asgard, non si può oggettivamente chiedere NULLA di più!!!


Recensione di Alessio Aondio

tracklist

  1. Disciples
  2. I Spit On Your Hands
  3. The Seal Of Madness
  4. With Your Shield Or On It
  5. Army Of Darkness
  6. Fury Of The Night
  7. The Age Of Steel
  8. Hellbreaker
  9. Asgard Invasion

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