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Warmblood - "Timor Mortis" (Punishment 18 Records/Andromeda Distribution)

Line up:

Elena Carnevali - Drums
Giancarlo Capra - Guitar, Vocals
Davide Mazzoletti - Guitar
 

voto:

6,5
 

recensione

La nostranissima Punishment 18 Records prende sotto sorveglianza i Warmblood, trio di Lodi in attività dal 2002 e gia forti del debutto pubblicato nel 2008, "Necrocosmos Destination". "Timor Mortis" è il secondo gradino verso la maturazione artistica di questi ragazzi, la cui proposta si incentra attorno a un death metal cruento di stampo americano, con netti riferimenti a band fondamentali quali Suffocation e Dying Fetus, mandati giu abbondantemente a colazione e rielaborati con l''innesto di soluzioni melodiche decisamente gradevoli e tutto fuorchè ruffiane. Non iniziate a pensare a influenze melodeath o diramature simili, la forza di questi ragazzi sta nell''alternare le forse troppo statice ritmiche forsennate a parti solistiche dal sapore quasi prog, una scelta difficile e ancora in fase di collaudo ma comunque meritevole e sicuramente da apprezzare. Certo non si grida al miracolo, un certo Chuck Schuldiner ci aveva abituato a questo e molto altro, ma lo sforzo di questi ragazzi non deve di certo passare inosservato dagli estimatori del genere. Captiamo subito le buone potenzialità in pezzi come "The Ghoulish Doctor" (bel titolo) o "Sacred, Puritan Scenario", due vagonate di death metal viscerale che danno però spazio a soluzioni melodiche gradevoli e che non stonano affatto con l''essenza dei brani. Altra bella prova la troviamo nella titletrack, un intermezzo di quasi 3 minuti caratterizzato dagli intrecci solistici in grado di dare quel tocco di classe in più a un disco di questo tipo di genere. Meno convincente è invece la parte prettamente estrema della proposta, a tratti troppo moscia e insistente, non è infatti un caso che riascoltando tutti i brani non si vede l''ora di arrivare il più in fretta possibile agli innesti melodici. Insomma da questo punto di vista c''è ancora molto da lavorare, ma la sensazione che abbiamo avuto è quella di una band dalle idee chiare, che paga l''inesperienza discografica ma che concretizza le proprie ambizioni. Teniamoli d''occhio dunque.

Recensione di Thomas Ciapponi

tracklist

  1. Intro
  2. The Ghoulish Doctor
  3. Living Dead Superstition
  4. Sacred, Puritan Scenario
  5. Sea Of Darkness
  6. Lost In The Beyond
  7. Revenge From A Comatose State
  8. Timor Mortis
  9. Underwater Zombie
  10. Among The Living Dead

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