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recensione

I SATELLIGHTS, uno dei gruppi ticinesi a proporre buon vecchio heavy metal, nel gennaio del 2004, hanno dato alle stampe questo demo composto di sole quattro tracce. Il gruppo è stato sicuramente ispirato da Iron Maiden (si noti la bella title track “Stronghold”, in puro stile vergine di ferro), e da altri gruppi simili. Il sound proposto dai cinque ragazzi bellinzonesi è molto piacevole all’ascolto, in quanto non troppo lento ne troppo veloce. Insomma accessibilissimo anche a coloro che non sono fanatici del nostro meraviglioso genere musicale.
Le prime due tracce, sono caratterizzate da un sound molto più diretto e massiccio, rispetto le ultime due che sono molto più lente, quasi delle ballad. Comunque il risultato è piacevole e ben suonato: seppure i membri dei SATELLIGHTS, siano ancora giovanissimi si può riscontrare una certa maturità nel loro suono. Inoltre, cantano in inglese, fatto non scontato qui in Ticino, ove le band clone delle porno riviste spuntano come funghi.
Purtroppo però questo primo lavoro della band ha pure qualche difettuccio quale la registrazione casereccia (l’album è stato registrato nei non certo conosciutissimi box studios di Locarno), che mette troppo in evidenza la batteria e la voce, penalizzando gli altri strumenti, in primis la seconda chitarra. Inoltre la voce del singer Matteo non risulta essere al top, ma da un giovane gruppo alle prime armi, non si può certamente attendersi chissà cosa. Siamo sicuri che questo ragazzo, abbia ancora ampi margini di miglioramento. Altro piccolo punto di demerito per questo “Stronghold” è quella chitarra regolata troppo alta nelle ultime due tracce, che alla lunga risulta essere fastidiosa.
A parte queste piccole pecche, comprensibilissime del resto, questo mini album è molto bello speriamo che sia seguito al più presto da un successore.


www.satellights.tk

Recensione di Elisa Mattei

tracklist

1. The snake
2. You are not the one
3. Destyn’s book
4. Stronghold