Gli Swashbuckle sono una band da vedere live, su disco non purtroppo non possono essere incisivi e coinvolgenti come quando suonano dal vivo. La ciurma di pirati (meno pirati solo dei Running Wild che, anche se si sono sciolti, rimangono i più pirati di tutti) non riescono a comunicare correttamente l’energia tramite il loro disco. “Crime Always Pays”, il loro ultimo album, risulta molto confuso come se fosse registrato di getto, tutti gli strumenti tendono a mischiarsi senza amalgamarsi confondendo non poco l’ascoltatore. Le canzoni, molto rapide e veloci, spesso necessiterebbero di un maggior respiro per aiutare anche l’ascoltatore ad entrare nelle ritmiche non sempre immediate. Se quest’effetto estremamente diretto ed estremamente ruvido è stato cercato di proposito, purtroppo non è stato centrato l’obbiettivo. Ascolto dopo ascolto questo trash/death non rivela mai sorprese, anzi, più si continua più sale i senso di già sentito.
Quando sono su un palco, invece, gli Swashbuckle danno il meglio di loro, tra travestimenti, scherzi e gran cagnara sono davvero una band che sa trascinarti nella mischia per farti pogare come un disperato! Di questo “Crime Always Pays” sono degne di nota solo le orchestrazioni come “Slowly Wept The Sea” intro del’album e la cortissima “Legacy's Allure”, le altre, seppur ben strutturate come “Where Victory Is Penned” o la violentissima “To Steal A Life” non riescono a comunicare correttamente col pubblico.
Gli Swashbuckle hanno cercato di rendere le canzoni su disco come le suonano live ma questo ha due svantaggi:
1) Dal vivo non potranno stupire e coinvolgere il pubblico con una nuova versione della canzone velocizzata e incattivita come fanno tutti i grandi gruppi.
2) Chi ascolta un disco difficilmente è in estasi da metallo come si deve essere per apprezzare questo disco, di solito si ascolta la musica sta lavorando, studiando o andando in macchina e non sempre si possono dar spallate ai colleghi, lanciare bottiglie di birra dai finestrini contro i poliziotti o aggredire il compagno di banco a testate. Diciamo che per la quotidianità “Crime Always Pays” non è una buona colonna sonora.
Mi spiace per gli Swashbuckle ma devono riprovarci.
Tracklist:
1. Slowly Wept The Sea
2. m
3.
4. Powder Keg
5. Where Victory Is Penned
6.
7. n
8. Crime Always Pays
9.
10.
11.
12.
13. To Steal A Life
14.
15.
16. Rope's End
nome recensore: Tommaso Bonetti
Voto 5,5
Line Up (nome musicista – ruolo)
Recensione di Tommaso Bonetti
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