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Hail Of Bullets - "On Divine Winds" (Audioglobe/Metal Blade Records)

Line up:

Martin van Drunen - Vocals
Paul Baayens - Guitar
Stephan Gebedi - Guitar
Theo van Eekelen - Bass
Ed Warby - Drums
 

voto:

7,5
 

recensione

Negli Hail Of Bullets in molti ripongono moltissime speranze, vedere per esempio un genere tanto storpiato negli ultimi anni come il death metal europeo tornare alla luce con una qualità di spessore, anche solo accontentarsi di un'interessante proposta non totalmente innovativa ma comunque convincente e da incorniciare per i fanatici di queste sonorità. Questo grazie a quel "…Of Frost and War" che nel 2008 presentò una band fresca e con le idee chiare, capace di tagliare ben presto il filo spinato sui confini dell'Olanda e espandere la propria potenza nel resto d'Europa. Il debutto fu infatti molto apprezzato dagli estimatori del metal estremo, echi di Bolt Thrower, Entombed e altri grandi colossi si fecero sentire più rimbombanti che mai, e diciamocelo subito, è quello che i supporter vogliono sentire. Mantenendo ben saldo il proprio fascino verso le arti di guerra, il gruppo torna quindi ora con questo "On Divine Winds", un interessante concept basato sul fronte del Pacifico nella Seconda Guerra Mondiale, che gia dalla copertina rimanda alla battaglia più rappresentativa, quella di Pearl Harbour, tutt'ora oggetto di studi e approfondimenti da parte degli storici di tutto il mondo. Quale modo migliore di rappresentare questo massacro navale-aereo se non attraverso la musica degli Hail Of Bullets? Pubblico chiama e band risponde, ecco dunque un macigno della durata di quasi 50 minuti dove questi ragazzi mettono in mostra le proprie elevate doti di songwriting in campo estremo, regalandoci 11 attacchi aerei brutali e privi di ogni forma di pietà, ben fedeli alle proprie radici ma allo stesso tempo dalla produzione moderna, ben sottoposta a un mercato spietato come quello di oggi. Il lavoro svolto è ottimale, anche questa volta Ed Warby, batterista e principale compositore, non si è risparmiato nel portare alla luce perle di estrema cattiveria, facendo particolare attenzione questa volta nel levigare come meglio possibile i feroci midtempo, supportati qui da un' ottima e gia citata fase produttiva e più maturi sotto il punto di vista tecnico, due esempi su tutti la rigidissima "Full Scale War" e l'incipit di "On Coral Shores", momenti hot dell'ascolto. Altra grande prova anche per Martin van Drunen, screamer indiscutibile capace di dare quel tocco in più ad un album che risulterebbe altrimenti molto meno personale, è lui l'elemento aggiuntivo di questa formula vincente.
Prodotto ben confezionato dunque, buono sotto tutti i punti di vista e adattato come gia detto ad un tipo di circolo musicale che nel 2010 non può permettersi troppe incomprensibili e stupidamente volute produzioni rozze.

Recensione di Thomas Ciapponi

tracklist

  1. The Eve Of Battle
  2. Operation Z
  3. The Mukden Incident
  4. Strategy Of Attrition
  5. Full Scale War
  6. Guadalcanal
  7. On Choral Shores
  8. Unsung Heroes
  9. Tokyo Napalm Holocaust
  10. Kamikaze
  11. To Bear The Unbearable

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