Il portale della musica Heavy Metal

www.holymetal.com
 
 
sei in Home » Recensioni » Dagoba - "Poseidon" (XIII Bis - Sony Music/***)
elenco recensioni

Dagoba - "Poseidon" (XIII Bis - Sony Music/***)

Line up:

Shawter - Vocals, Samples
Izakar - Guitar
Werther - Bass
Franky Constanza - Drums
 

voto:

6,5
 

recensione

Se nel giro di pochi anni la scena francese ha assunto un'immagine non trascurabile il merito è anche di questi ragazzi. I Dagoba vengono da Marsiglia e scaltri come faine si sono imposti al centro della scena transalpina con una miscela interessante e coinvolgente, presentando un incrocio tra groove e industrial che vede tra le proprie band cardine Pantera e Fear Factory. Ma questi giovani ragazzi hanno saputo nei precedenti album dare una bella botta di vita a questo genere abbastanza abusato, arricchendo il proprio sound con linee melodiche molto forti, in grado di dare quel tocco di classe in più alle creature "What Hell Is About " e "Face The Colossus", che cronologicamente rappresentano l'ascesa di questa formazione. In cerca di consacrazione viene dunque messo sul mercato "Poseidon", tanto atteso da chi ha creduto fin dall'inizio nel progetto Dagoba, un disco che doveva mettere definitivamente sotto i riflettori questo nome e dimostrare la classe del quartetto. Purtroppo ci troviamo a constatare che l'obbiettivo non viene centrato pienamente, le composizioni di "Poseidon" sono si coinvolgenti e massacranti, il guaio è che questo voler a tutti i costi comporre pezzi da pogo sfrenato ha di conseguenza accantonato il lato melodico e sperimentale che con "Face The Colossus" assumeva sfumature piuttosto interessanti. Giusto per fare un esempio in questa quarta fatica manca l'asso di picche che faceva alzare il livello generale dei dischi precedenti, "Cancer", "Back From Life" o "Silence #3" tanto per citarne alcune. Cerchiamo dunque di prendere "Poseidon" per quello che è, un disco groove/industrial composto per divertirsi e per rendere le proprie performance live più ricche di sudore e turbini di sabbia creati dai vari circle pit. "Dead Lion Reef" e "Columnæ" mettono subito le cose in chiaro e rispecchiano a fondo il succo del disco, cosi come la Fear Factory-oriented "Black Smokers (752 Farenheit)", miglior pezzo del lotto e giustamente scelto come primo singolo, dove troviamo gli elementi caratteristici dei Dagoba, strofe tritaossa che sfociano poi in chorus melodici dove il cantante Shawter mostra la sua oramai completa maturità. Altri episodi degni di nota sono "Degree Zero" con le sue tinte futuristiche e la ruggente "I Sea Red" col suo tappeto melodico di sottofondo che ritroviamo anche nella conclusiva "Waves Of Doom", la classica traccia da quiete dopo la tempesta. Tralasciando i vari intermezzi, a non convincere sono invece "The Devil’s Triangle" e "There's Blood Offshore", troppo spente e prive di elementi interessanti.
Dunque per questa volta ci dobbiamo accontentare di un buon disco e nulla più. Ora bisogna tentare di capire se le speranze che riponiamo nella band verranno prima o poi concretizzate al meglio, oppure, ipotesi più pessimista, il limite di potenzialità di questi francesi sia gia stato raggiunto coi due precedenti lavori. Noi ovviamente speriamo nella prima, l'età è tutta dalla loro.

Recensione di Thomas Ciapponi

tracklist

  1. 43 17′n / 5 22′e
  2. Dead Lion Reef
  3. Columnæ
  4. The Devil’s Triangle
  5. Degree Zero
  6. The Horn Cape
  7. Black Smokers (752 Farenheit)
  8. Ha Long / Shen Lung
  9. I Sea Red
  10. There's Blood Offshore
  11. Waves of Doom

Archivio Foto

 

Recensioni demo

Siamo alla ricerca di un nuovo addetto per la sezione DEMO, gli interessati possono contattare lo staff di Holy Metal, nel frattempo la sezione demo rimane temporaneamente chiusa.

Wofango Patacca

Segui le avventure di Wolfango Patacca il boia di holymetal.com