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Between The Buried And Me - "The Silent Circus" (Victory Records/Get Smart)

Line up:

Tommy Rogers - Vocals, Keyboards
Paul Waggoner - Guitars
Dustie Waring - Guitars
Blake Richardson - Drums
Dan Briggs - Bass
 

voto:

8
 

recensione

Quando al mondo viene introdotta una novità le prime reazioni dividono le persone in diversi gruppi, che si differenziano l'uno dall'altro per idee e impressioni opposte. Ciònonostante il minimo comune denominatore di tutte queste parti è l'incertezza, e ci vorrà parecchio tempo per dare la piena convinzione di quello che si dice ad ogni singolo individuo, come ce ne vorrà per abituarsi ad avere questo determinato elemento nella società quotidiana. Era il 2003 quando al mondo, del metal in particolare, venivano introdotti i Between The Buried And Me, formazione della North Carolina che in reatà debuttò con l'omonimo album nel 2002, non ottenendo però moltissimo successo vista l'ancora offuscata proposta. C'è però chi credette in questa band, la Victory Records infatti fiutò le enormi potenzialità di questi 5 individui e solo un anno dopo ecco arrivare sul mercato "The Silent Circus", per molti il primo vero disco di un nome destinato a far parlare di se per molto tempo negli anni a venire. Ora vi chiederete "e cosa centra col discorso iniziale?", la risposta la si ottiene semplicemente inserendo questo prodotto nel lettore cd e lasciarsi trasportare per 53 minuti dalla musica proposta. Ad ascolto terminato sarà spiazzante sapere che tutto questo è stato composto da ragazzi poco più che ventenni, fortunatamente però con un ottimo bagaglio musicale a cui ispirarsi, tirando fuori dal cilindro diverse influenze tra cui Pink Floyd, King Crimson, Faith No More, Sepultura, Opeth e un pizzico di Death. Si avete capito bene, una miscela di elementi apparentemente impossibili da raggruppare in un unico contesto, ma a quanto pare i BTBAM ce l'hanno fatta, e, cosa importante, senza nessuna forzatura. Le 10 tracce che compongono il lavoro sono perlopiù differenti l'una dall'altra, ciascuna tocca una o più di queste grandi scuole, dalle ritmiche death forsennate e brutali di "Aesthetic" e "Camilla Rhodes" fino alla classe cristallina rilassante di un'accoppiata da sogno come "Reaction" e "(Shevanel Take 2)", impreziosite da accompagnamenti di tastiera e campionamenti in perfetta sintonia col cantato pulito di Tommy Rogers, che diventerà negli album a venire il fulcro del trademark della band. Tuttavia l'anima del talento viene fuori in due perle senza tempo, che rispondono al nome di "Mordecai" e "Ad A Dglgmut", nelle quali si rispecchia il linea di massima tutti gli elementi che andranno poi a caratterizzare la base dei successivi lavori: blast beat forsennato e alternanza schizzofrenica di growl e scream, cambi di tempo intricati e passaggi naturali a break melodici di memorie opethiane accompagnati dalla clean vocals che lascia poi spazio all'ascesa di assoli stupendi e sognanti, dove Paul Waggoner mostra sicuramente il suo lato migliore. Questi sono i Between The Buried And Me, dei giovani ragazzi che gia nel 2003 avevano le idee molto chiare su come dovesse suonare la loro musica, e se "The Silent Circus" per certi versi rappresentava ancora un punto di partenza comunque validissimo, con "Alaska" prima e "Colors" dopo le giovani promesse del North Carolina spiccheranno definitivamente il volo, e lo faranno molto in alto.
Tornando al discorso iniziale dunque, ci vorrà qualche anno prima che il mondo metal riuscirà ad accettare questa creatura creando la sua nutrita schiera di fan, ciònonostante la band esploderà definitivamente anche grazie all'ascesa di formazioni simili come i The Dillinger Escape Plan e ai tour di supporto ad altri nomi particolari come i Meshuggah. A buoni intenditori dunque, possibilmente senza paraorecchie.

Recensione di Thomas Ciapponi

tracklist

  1. Lost Perfection A) Coulrophobia
  2. B) Anablephobia
  3. Camilla Rhodes
  4. Mordecai
  5. Reaction
  6. (Shevanel Take 2)
  7. Ad A Dglgmut
  8. Destructo Spin
  9. Aesthetic
  10. The Need For Repetition

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