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Axel Rudi Pell - "The Crest" (SPV Records/SPV Records)

Line up:

Axel Rudi Pell - Chitarre
Johnny Gioeli - Voce
Ferdy Doernberg - Tastiere
Volker Krawczak - Basso
Mike Terrana – Batteria
 

voto:

7
 

recensione

Puntuale come non mai arriva il nuovo disco di Axel Rudi Pell, da più di dieci anni ormai che ci ha abitoato ad aspettarci qualcosa di nuovo ogni due anni! Sta per arrivare sugli scaffali, infatti, “The Crest” il tredicesimo album solista del teutonico virtuosista della chitarra Axel Rudi Pell.

“The Crest”porta avanti orgogliosamente lo stile inconfondibile che Axel ha coniato in vent’anni di carriera, ponendosi come naturale successore di Tales of the Crown, anche perché la line up del gruppo è ormai stabile da più di un decennio.
L’album si apre con un lento intro gotico, di circa un minuto, che prepara l’atmosfera per la opener “Too Late”. Subito in primo piano la chitarra di Axel che inizia con il riff dirompente che sarà la base della canzone. Mike Terrana, altro assoluto protagonista, è il metronomo al quale ci ha abituato negli anni e lo stile power-epico di Axel si sposa benissimo con i colpi precisi e determinati con i quali ditrugge le batterie che suona. “Devil Zone”, che si apre sul duetto leggero tra l’ugola di Gioeli e l’arpeggio di Axel, prende velocità e potenza dal secondo minuto concedendosi anche un lunghissimo assolo nella parte finale. Si dovrebbe far notare che la lunghezza dei brani, tutti superiori ai cinque minuti, con punte anche di otto, appesantisce abbastanza il disco anche se per lasciare il dovuto spazio ai virtuosismi di Axel difficilmente avrebbero potuto contrarre i tempi. Ottime canzoni sono “Glory Night” ballata che si apre con il piano di Ferdy Doernberg e “Prisoner of Love” in puro stile Black Moon Pyramid.
Nel complesso, The Crest è un album che non può mancare ai fans, seppur non porti grandi innovazione rispetto a quello che Axel ci ha abituato ad ascoltare, rimane comunque un disco suonato con maestria e tecnica come non se ne trovano facilmente. Passerà in Italia questa volta per un tour di supporto al disco?

Recensione di Tommaso Bonetti

tracklist

  1. Prelude of Doom (intro)
  2. Too Late
  3. Devil Zone
  4. Prisoner of Love
  5. Dreaming Dead
  6. Glory Night
  7. Dark Waves of the Sea (Oceans Of Time Pt. II: The Dark Side)
  8. Burning Rain
  9. Noblesse Oblige (Opus #5 Adagio Contabile)
  10. The End of Our Time

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