"Machines Of Grace" è l'omonimo album di debutto del nuovo progetto targato Zak Stevens e Jeff Plate, fette importanti di band dal valore indiscusso come Savatage, Trans-Siberian Orchestra e Circle II Circle, insomma non abbiamo a che fare con i primi musicisti che passano per strada. Per completare la line-up sono stati poi assoldati Matt Leff e Chris Rapoza, rispettivamente chitarrista e bassista dei meno noti Trigger Effect. Dunque con una squadra del genere i cardini di orientamento sono quantomeno perecepibili, heavy metal con forti tinte prog, dando questa volta spazio anche al bagaglio hard rock di cui dispongono tutti i membri. In attesa di sapere se questo nuovo progetto sia da prendere effettivamente in maniera seria e non solo come una pausa dalle principali creature, "Machines Of Grace" sa comunque coinvolgere coi suoi quasi 56 minuti di buona musica, presentandoci 13 brani che filano via abbastanza lisci e senza alcuna minima richiesta impegnativa in quanto poggiano tutti su una netta base hard rock. In primo piano troviamo ovviamente l'asso di picche, formato dalla sempre eccellente voce di Zak e dal lavoro chitarristico di Matt Leff, autore di classiche ritmiche coinvolgenti e assoli godibili. A livello qualitativo nessun brano sembra degno di nota rispetto ad ogni altro, vi rimandiamo quindi ad un ascolto completo e generale.
Un disco che sa miscelare a dovere elementi tradizionali con altri più moderni, tuttavia per ora sembra più da interpretare come una sorta di intervallo artistico tra un progetto e l'altro, staremo a vedere.
Recensione di Thomas Ciapponi
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