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Enslaved - "Isa" (Tabu Records/***)

Line up:

Grutle Kjellson - Bass, Vocals
Ivar Bjornson Peersen - Guitars
Arve Isdal - Guitars
Cato Bekkevold - Drums
Øyvind - Keyboards,Vocals
 

voto:

9
 

recensione

Dopo poco tempo dal precedente e ottimo "Below the Lights" ecco ritornare il gruppo di Gruttle Kjellson e di Ivar Bjornson, gruppo che può fregiarsi di aver inventato il Viking Metal. Ormai comunque quei tempi sono lontani e da alcuni album la band ha intrapreso una nuova via assolutamente innovativa: inserire delle parti psichedeliche e più atmosferiche all'interno di brani più estremi. I primi esperimenti sono andati bene ma è con questo ultimo "ISA" che la band raggiunge l'obbiettivo. Forse grazie all'innesto in formazione di un tastierista e di un altro chitarrista la band ha trovato la giusta via, fatto stà che questo album è sicuramente (almeno per me) uno dei migliori mai fatti dal gruppo.
Gli inserti tastieristici e più sognanti danno proprio l'idea di un lungo viaggio attraverso queste 10 tracce. Le vocals di Gruttle son sempre ottime, anche se và notato un miglioramento nelle parti pulite e una maggiore complessità delle stesse. La parte estrema è molto più presente che nei precedenti, una sorta di ritorno alle origine, anche se comunque a farla da padrone son sempre le melodie alla Pink Floyd anche se riviste in una chiave molto più epica.
Epicità, è proprio questo il punto focale dell'album: la band riesce a dare un nuovo volto all'epicità, facendola più, per così dire, viva. Infatti grazie all'unione di parti più atmosferiche e di altre più estreme la band colpisce l'ascoltatore direttamente dentro, cullandolo nei momenti più rilassati, scuotendolo nei momenti più cupi e trasportandolo con la mente su un drakkar durante i cori e le cavalcate più epiche. Durante l'ascolto ci sembrerà non di vedere un guerriero che cavalca verso la battaglia, ma le sensazioni che si provano son così intense che ci sembrerà di essere noi stessi quel guerriero e di provare le stesse emozioni che prova lui.
Ogni pezzo è perfettamente integrato con gli altri, come per costruirne un solo lungo pezzo, nessuno è messo lì per caso e nessuno avrebbe senso di esistere fuori dal contesto dell'album. Gli arrangiamenti così come il suono sono pressochè perfetti per il loro strano genere.
Un album da comprare ad occhi chiusi!

Sito: www.enslaved.no

Recensione di Simone Bonetti

tracklist

  1. Intro: Green Reflection
  2. Lunar Force
  3. Isa
  4. Ascension
  5. Bounded by Allegiance
  6. Violet Dawning
  7. Secrets of the Flesh
  8. Reogenesis
  9. Outro: Communion

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