Ma guarda chi si rivede! non ci aspettavamo di ritrovarci nuovamente in così breve tempo al cospetto di Kam Lee e del suo nuovo compagno d'avventura Rogga Johansson, tornati a farsi sentire pochi mesi fa con il debutto dei loro Bone Gnawer, progetto gore death focalizzato sul lato brutale della loro musica estrema. I The Grotesquery sono invece un secondo progetto parallelo, nuovamente incentrato sul death ma prendendone le parti esoteriche, utilizzando una base puramente old school americana per svilupparla poi in un contesto horror e letterario, dove i due musicisti tributano in maniera morbosa le tematiche delle opere di Lovecraft e i poemi di Ambrose Bierce & Edgar Allan Poe. Questo debutto, dal titolo "Tales Of The Coffin Born", è un concept basato proprio su questi argomenti, che vanno dai racconti all'analisi dell'occulto e del paranormale, richiamando atmosfere da romanzo gotico pulsanti soprattutto in quasi ogni introduzione dei 10 pezzi qui presenti. Dopo sensazioni di caustrofobia e di profondità agghiacciante nelle viscere della terra, arricchite dalle parti narrate di Kam e Rogga, la musica dei nostri parte invece nel verso senso della parola, abbandonando ogni tipo di contorno atmosferico per dare libero spazio al death malato e straziante, arricchito qua e la da un groovy distribuito in piccole dosi, ben calibrato e mai fine a se stesso. Come gia detto si tratta di un concept, l'opera è quindi da digerire tutta d'un fiato, dall'inizio alla fine, senza soffermarsi su qualche preciso brano in particolare, parliamo infatti di una tracklist compatta e piacevole, dove nessun episodio predomina su un altro. Ad arricchire la qualità del prodotto troviamo infine l'apporto di due validissimi musicisti quali Johan Berglund e Brynjar Helgetun, gia al lavoro nei Paganizer e qui assoldati in line-up per dare un ulteriore tocco grottesco a questo interessante progetto, che vanta anche di una buona produzione.
Nonostante l'esistenza di un progetto tutto sommato simile come i Bone Gnawer consigliamo comunque il debutto dei The Grotesquery a tutti i fan di Kam Lee e del death in generale, troverete un lavoro delizioso e ben distanziato dalle uscite estreme recenti.
Recensione di Thomas Ciapponi
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