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recensione

Da qualche anno a questa parte le allstars band stanno diventando sempre più di voga, l'unione di musicisti con diverse esperienze musicali significative alle spalle rappresenta quasi sicuramente una garanzia, spesso però si tende a sopravvalutare questo genere di formazioni, troppo fini a se stesse e raramente con nuovi spunti di idee. I Barren Earth sebbene si collocano in questo tipo di gruppo fanno una maggiore fatica a farsi notare, i componenti infatti provengono da band più o meno underground dello scenario scandinavo e non, a iniziare da Mikko Kotamäki, voce degli Swallow The Sun, Marko Tarvonen e Janne Perttilä rispettivamente batterista e session guitar dei Moonsorrow, Sami Yli-Sirniö, chitarra dei più famosi thrasher teutonici Kreator, e infine Kasper Mårtenson alla tastiera e Olli-Pekka Laine al basso, che vantano di collaborazioni con i finnici Amorphis nel loro periodo d'esplosione. Insomma nomi che non tutti conosceranno, eppure sono proprio questi nomi a presentarci una band ricca di idee e pronta a regalarci un debutto che si preannuncia strapitoso. Ad allietarci questa attesa ci pensa "Our Twilight", un EP che funge da biglietto da visita di questa combo azzeccatissima, alla quale piace definire il proprio stile come melodic death combinato al prog rock pinfloydiano e alle influenze di Opeth, Paradise Lost e Jethro Tull. Efffettivamente non gli si può dar torto, i ragazzi ci presentano quattro tracce divertenti, piacevoli e con ottimi spunti, le diverse esperienze musicali vengono messe in gioco al meglio, creando composizioni ibride e mai banali, capaci di passare dai momenti più funerei degli Swallow The Sun alle composizioni soft degli Amorphis in fase quieta. La titletrack mette subito in chiaro questo concetto, dalla decadenza iniziale si passa infatti a un bellissimo refrain in clean vocals che ci mostra un Mikko inusuale, sorprendentemente a suo agio nelle linee vocali pulite, sorretto da un lavoro di tastiera molto retrò e da scuola Deep Purple, così come nella successiva "Jewel", melodica e cristallina al punto giusto, capace di strappare più di un applauso al lavoro di Kasper. "Flame Of Serenity" è invece l'episodio dalla maggiore lentezza e vicino ai canoni del death/doom, le due chitarre cadenzate fanno da base al cantato pesante di Mikko, convincente anche in questo caso, il tutto fino a sfociare in una sezione solistica come poche se ne sentono in giro. In chiusura troviamo invece "Floodred", composizione inizialmente old school death che lascia poi spazio ad un altro grandioso lavoro di tastiere seguito a ruota da una prova solistica di nuovo da ovazione.
Parecchie idee quini, messe in gioco nel migliore dei modi e sorrette da una produzione perfetta, che mette in risalto le linee melodiche quasi sempre presenti in tutte le quattro tracce, sarà questo il punto di forza dei Barren Earth, tanta melodia, tanta espressività delle chitarre e linee vocali dinamiche interpretate al meglio dal buon Mikko. La Peaceville ha quindi messo a segno un altro colpo dei suoi, questa allstars band non poteva presentarsi in maniera migliore, aspettiamo ora con impazienza il debutto discografico.

Recensione di Thomas Ciapponi

tracklist

1. Our Twilight
2. Jewel
3. Flame Of Serenity
4. Floodred